INTORNO A NOI di Gulliver
diagnosi precoce dei tumori, assistenza sanitaria, assistenza psicologica ai malati oncologici e ai loro famil

CoL Centro oncologico Ligure diagnosi precoce dei tumori, assistenza sanitaria, assistenza psicologica ai malati oncologici e ai loro famil INTORNO A NOI di Gulliver

INTORNO A NOI di Gulliver

GRAZIE, REGINA

Il Caso. La Fortuna. Il Destino. Sono parole misteriose e facili che usiamo spesso. Per dire che ci sentiamo minuscoli, in balia di qualcosa che è più grande di noi. E non ci possiamo fare niente. Il che è vero, ma non è sempre vero. Se vado a 100 km all’ora in città l’incidente è più facile con conseguenze per lo più tremende, me la sono cercata. Ma se guido giudiziosamente, diciamo ai 50, un tir fuori strada mi può centrare lo stesso e vado in cielo come niente fosse, magari anche solo sotto terra, però è così. Guarda Kate, per esempio, 42 anni, prossima regina inglese, bella e umanissima, come l’ha incrociato il cancro sulla sua strada? Non andava a 200 all’ora, di certo, eppure l’ha incontrato, quando meno se l’aspettava, malgrado lo stile impeccabile e i professoroni sempre a fianco.  E’ che il cancro non mette mai gli occhiali, va così, a casaccio, e sposa chi vuole lui, così sembra, rapporti mai consensuali, s’intende, ma ha il coltello dalla parte del manico, quello. Certo, se avessimo un supercalcolatore con dentro tutti i dati relativi agli inquinanti della nostra città, del nostro piatto e anche del nostro maledetto portacenere,  accoppiati con la nostra personale genetica perché i rischi ambientali agiscono sempre su predisposizioni e suscettibilità individuali, beh se avessimo questo cervellone che elabora alla grande tutto e dice cosa ci succederà prima o poi, in quel caso lì, quasi certamente, sarebbe inutile o semplicemente antiquato parlare della cattiva sorte. Ma siamo ancora lontani da quel potere lì, di previsione o condanna, se preferite. Siamo qui, piccoli e confusi e molto dispiaciuti per Kate, ma anche per la figlia del nostro vicino o del nostro più caro amico che ha la stessa età e la stessa identica sfortuna. Ci sentiamo impotenti, il che è vero, ma non del tutto. Se ci sorride la salute, possiamo lavorare insieme - volendo -  a un benessere maggiore, nostro e degli altri, perché vanno a braccetto (e la prevenzione non può mai mancare, anche se non può garantirci tutto). Se siamo sfortunati, invece, possiamo comunque stringerci tra noi, ascoltarci, prenderci cura. Tra una chemio e l’altra e anche dopo, purchè lo si voglia. Riguardando ogni tanto, perché no, il video esemplare di Kate che dice a tutti noi, senza riflettori truccati, proprio quelle cose lì. E alla fine dicendo noi a lei, semplicemente: grazie, regina.