BARBERSHOP di Atticus
diagnosi precoce dei tumori, assistenza sanitaria, assistenza psicologica ai malati oncologici e ai loro famil

CoL Centro oncologico Ligure diagnosi precoce dei tumori, assistenza sanitaria, assistenza psicologica ai malati oncologici e ai loro famil BARBERSHOP di Atticus

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LO SCIROPPO

“Durante la pandemia ci siamo ritrovati sulla stessa barca, ma invece di remare nella stessa direzione, presi dal panico, abbiamo tutti remato a caso. Per la nostra generazione non c’è stato un comandante, un leader che ci dicesse: ragazzi spingete tutti di qua. Ci siamo sentiti soli, ma non ne abbiamo fatto uno strumento di forza, anzi, siamo andati nel panico, ci siamo arenati e le onde ci hanno travolti”.  A dire questo non è un vecchio giornalista o sociologo. Nemmeno uno di quegli psicologi che dicono cose pensose nei soliti talk show televisivi. No, le ha scritte Francesca di Torino, che di anni non ne ha nemmeno 20. Come lei hanno scritto un gruppetto di ragazzi e i loro testi sono stati raccolti in un bel libro pubblicato dalle edizioni Abele, con prefazione di don Ciotti. Sono giovani che vivono qua e là in Italia collaborando  con Libera, associazione impegnata da anni a tutela di emarginati di ogni tipo. Durante e dopo la pandemia ragazzi e adolescenti sono stati lasciati soli oppure  affidati a Internet coi risultati a tutti noti. Sappiamo sempre poco di loro, delle loro emozioni e dei loro sogni, fin tanto che non succede qualcosa di grave, a volte di tremendo, addirittura di irreparabile e allora sono i giornali o i social a raccontare o spiegare, facendoci scoprire cosa c’è dietro oppure sotto certe realtà. Il bel libro s’intitola “A un metro dal futuro” e probabilmente non ha venduto gran che, di sicuro meno di quel generale che ha scritto sul mondo al contrario, volendolo affrontare di petto con una armamentario di idee francamente vetusto. Certo nessuno ha fatto pubblicità ai ragazzi preferendo al solito alimentare polemiche furibonde, quanto controproducenti: redditizie per il mercato giornalistico, ma non per il benessere del Paese. Eppure in quel libro poco venduto non mancano riflessioni intriganti e coinvolgenti che non possono non colpire. Per stuzzicare i  quattro lettori della Newsletter merita citare il pensiero di Sofia che vive a Milano e di anni ne ha solo 16: “Sono abbastanza pessimista per la nostra generazione, come società non siamo messi tanto bene, se non si sceglie una cura il futuro semplicemente non esiste. Forse si potrebbe iniziare con uno sciroppo contro la cattiveria”. A questo punto è d’obbligo domandarsi: sciocchina o geniale?