BARBERSHOP di Atticus
diagnosi precoce dei tumori, assistenza sanitaria, assistenza psicologica ai malati oncologici e ai loro famil

CoL Centro oncologico Ligure diagnosi precoce dei tumori, assistenza sanitaria, assistenza psicologica ai malati oncologici e ai loro famil BARBERSHOP di Atticus

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SERVIZI PUBBLICI: QUALI?

C’è poco da fare. Certe news non è facile trovarle su Internet o riceverle comodamente sullo smartphone. E nemmeno è facile sentirne parlare dal parrucchiere o al bar sotto casa. Mi riferisco a quelle notizie poco allegre, ma non drammatiche che, pur interessando tutti, non riescono a suscitare né rabbia o rivoluzioni di sorta. Emozionano di più, tanto per dire, certe polemiche giornalistiche oppure l’ennesimo tradimento dell’attore famoso. Le informazioni di cui parlo, lunghe e noiose, le trovi piuttosto sui quotidiani cartacei e poiché a leggerli sono quattro gatti alla fine vanno perse. Tanto più se riguardano istituzioni misteriose tipo Istat, Censis o Cnel di cui nessuno sa niente e che vivono di ricerche e statistiche. Un esempio? Pochi giorni fa il Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro-Cnel, appunto, ha pubblicato la sua relazione sui servizi pubblici 2022, (è organo di consulenza per Parlamento e Governo nelle materie di sua competenza), un documento importante, ricco di informazioni e implicazioni per tutti. Se n’è accorto o scandalizzato qualcuno? Nessuno, naturalmente, non trattando argomenti scandalistici o sessualmente rilevanti. Ma cosa c’è scritto di interessante lì dentro? Che solo un terzo dei bambini italiani tra zero e due anni trova posto negli asili nido: meglio di prima, certo, ma restiamo sotto la media europea e abbiamo più disponibilità di posti soprattutto per il calo delle nascite, il che fa riflettere. Se poi guardiamo alle forti differenze tra Nord e Sud l’ottimismo passa del tutto. Stesso discorso vale per la digitalizzazione oppure per i servizi territoriali rivolti agli anziani: qui il fabbisogno cresce perché si vive di più, ma addirittura si spende di meno per accogliere e assistere. Si investe di più per disabili, famiglie e minori, ma con divari regionali quasi scandalosi. Della Sanità si è detto tante volte: ci si vanta di avere strutture assistenziali tra le migliori al mondo, ma la spesa in rapporto al Pil è calata dopo il Covid scendendo sotto il 6.5% (Francia Germania viaggiano sopra l’ 8%) con ulteriore calo di posti letto, medici e infermieri e senza che all’orizzonte si vedano – malgrado il Pnrr - provvedimenti strutturali credibili e efficaci. Ma almeno sul sistema scolastico ci sono buone nuove? Non proprio, basti dire che le competenze dei ragazzi in italiano o in materie scientifiche sono tra le più basse nel mondo industrializzato. Stando così le cose, si può far finta di niente aspettando tempi migliori? Oppure anche gli Enti del Terzo Settore possono e devono dare una mano? Il 5 per mille non serve anche per aiutarli a aiutare?