I dati sono preoccupanti e li ha appena pubblicati l’American Cancer Society, una delle istituzioni più importanti al mondo in campo oncologico. Di cosa si tratta? L’incidenza dei tumori del colon-retto è calata costantemente negli ultimi vent’anni, cosa buona, naturalmente, tuttavia negli ultimi 10 il calo è andato riducendosi. Addirittura l’incidenza al di sotto dei 50 anni non solo non scende, ma addirittura ha ripreso a salire, il che non si spiega facilmente. Ugualmente inspiegabile il fatto che i nuovi casi vengono ultimamente diagnosticati ad uno stadio più avanzato, in tutte le fasce d’età,  ponendo problemi di terapia, assistenza e costi non facilissimi da affrontare. Pur mancando spiegazioni definitive di questo strano andamento, è assai probabile che lo stile di vita giochi un ruolo importante: le diete ipercaloriche e ricche di grassi, il consumo eccessivo di alcool, la vita sedentaria, l’aumento del peso corporeo, addirittura l’uso del tabacco. Non si può stare con le mani in mano, soprattutto considerando che  la pandemia ha peggiorato di molto tutti questi fattori, riducendo anche l’accesso della popolazione ai servizi di prevenzione e diagnosi precoce. Anche tenendo conto di tutto questo il CoL ha deciso di riorganizzare i propri Ambulatori  di Nutrizione in due modi: da una parte richiamando telefonicamente i soci che da tempo per un motivo o per l’altro – dopo aver usufruito dei nostri servizi prima della pandemia – non hanno più fatto controlli del peso e della dieta a suo tempo consigliata (vale ricordare che ha avuto grande successo questa strategia per quanto riguarda Senologia e Ginecologia); dall’altra aprendo gli ambulatori anche a ragazze e ragazzi nella fascia di età 10-13 anni, che in precedenza non potevano accedere alle consulenze nutrizionali. Quest’ultima decisione è stata suggerita  nell’immediato da una semplice constatazione: la pandemia ha prodotto – come rilevato da diverse fonti scientifiche - disturbi alimentari  con aumento di peso anche sotto i 14 anni, di qui la necessità di offrire consigli alimentari efficaci anche ai più giovani poiché sappiamo che stili di vita scorretti, appresi e consolidati in quella fascia d’età, possono poi trascinarsi per molti anni provocando problemi sempre più difficili da risolvere. Siamo certi che queste novità saranno apprezzate da soci e lettori. Da sempre consideriamo la corretta alimentazione una priorità assoluta nel campo della prevenzione oncologica, tanto più che il SSN investe pochissimo in questa direzione. A differenza della Sanità privata che con la nutrizione non solo non vuole dimagrire, ma – grazie al sostegno degli amministratori pubblici - si sta “allargando” oltre ogni limite.