Come volevasi dimostrare: anche i nuovi casi di cancro al seno sono in aumento. Lo scrive nero su bianco il documento che l’Associazione degli Oncologi Italiani ha recentemente preparato (con altri esperti della ricerca e dell’assistenza in campo oncologico) e consegnato al Ministro della Salute. In Internet trovate i numeri in dettaglio, quello che qui conta sottolineare è che la pandemia ha prodotto effetti tremendi sulla diagnosi precoce di diversi tumori e fra questi quelli della mammella: paure, lockdown, ritardi, liste d’attesa infinite, stop degli screening mammografici (che già non sono il massimo, soprattutto dal punto di vista organizzativo e gestionale) hanno favorito una ripresa dell’incidenza tra le donne soprattutto di età media e avanzata. S’è abbassato il livello di attenzione, insomma e il cancro ne approfitta! Lo abbiamo constatato anche noi al CoL, nei nostri ambulatori: da quando abbiamo potenziato le visite - grazie anche alla felice e apprezzata idea di chiamare telefonicamente le donne che da più tempo non si sottoponevano a visita senologica – abbiamo registrato un numero sorprendentemente alto di nuovi casi (anche in donne al di sotto dei 45 anni), alcuni dei quali in stadio avanzato. Senza scendere troppo in dettaglio, va sottolineato che tutto ciò è preoccupante e deve convincere tutti (donne, medici di famiglia, amministratori) che c’è bisogno di potenziare e continuare nella strada della diagnosi precoce. Anche perché solo così si riesce a ridurre la mortalità, cosa che per i tumori mammari in Italia sta diventando  ormai, fortunatamente, un trend confortante. Insomma, care donne, non perdete tempo, prenotate al CoL una visita senologica: costruire un rapporto di fiducia con lo specialista è la chiave migliore per programmare e organizzare correttamente il percorso di diagnosi e, se occorre, di terapia.