INTORNO A NOI di Gulliver
diagnosi precoce dei tumori, assistenza sanitaria, assistenza psicologica ai malati oncologici e ai loro famil

CoL Centro oncologico Ligure diagnosi precoce dei tumori, assistenza sanitaria, assistenza psicologica ai malati oncologici e ai loro famil INTORNO A NOI di Gulliver

INTORNO A NOI di Gulliver

COS’È LA SALUTE?

Definire la salute è impresa difficilissima. Ci hanno provato in tanti e, naturalmente, non tutti sono d’accordo. Tra medici, filosofi, antropologi, psicologi ecc. sono state dette tante cose col risultato finale che, ahinoi, qualcuno – come se niente fosse – continua a pensare alla maniera degli antichi romani, che la salute sia assenza di malattia: se non hai febbre, mal di pancia, infarto, Alzheimer, artrite, tumore o diabete vuol dire che sei in salute. Magari! Idea banale, se ci pensiamo, ma che ha avuto successo per un sacco di tempo. A cambiare le cose ci pensò l’OMS nel 1948 quando affermò che la salute è uno stato di completo benessere: completo, direte voi? Beh, sì, trattandosi di benessere non solo fisico, ma anche psicologico e sociale. Un bel salto in avanti, senza dubbio: l’asticella è stata portata in alto, forse troppo. In effetti, senza essere pignoli, conosciamo qualcuno che goda di un benessere così completo, continuativo e indiscutibile? Noi stessi siamo stati mai in una condizione così fortunata, anzi mitica? Purtroppo nessuno è mai stato così bene, sicchè se una tale salute è irragiungibile il rischio è quello di essere tutti, chi più chi meno, in qualche modo malati. La qual cosa ha fatto la fortuna delle Industrie Farmaceutiche grandi e piccole le quali propongono medicine di ogni sorta non solo per i malati soliti, diciamo tradizionali, ma anche per quelli che superficilamente si sentono sani, ma hanno (senza saperlo) magagne d’ogni sorta perché hanno carenze vitaminiche, mangiano troppo, vivono nello stress e nell’inquinamento tutti i santi giorni. Insomma un circolo vizioso più che virtuoso. Le cose, però, sembrano più complicate: se è vero che ci sono sani che stanno male e malati che stanno (scusate il gioco di parole) niente male. In ospedale, addirittura,  spesso sono più problematici quelli che non hanno niente o davvero poco, ma pensano di avere tutto, piuttosto che i malati veri. Non dimenticherò mai quella paziente che, pur avendo diverse metastasi da tumore mammario, mi guardò un giorno con tenerezza – ero un oncologo alle prime armi - chiedendomi: la vedo un po’ pallido dottore, qualcosa non va? Quasi come se il più malato fossi io. Il che mi fece sorridere e pensare per la prima volta – con mille conferme, poi, negli anni successivi – che la salute può convivere o prevalere sui disturbi veri e propri. Qualche anno fa (2011) la domanda venne girata da una grande rivista inglese (BMJ) a un bel po’ di medici per il mondo e la risposta più gettonata (ci fecero anche un convegno importante) fu sorprendente: la salute non è assenza di malattia e nemmeno completo benessere, è piuttosto la capacità di adattarsi alle diverse situazioni della vita. C’entra, insomma, la flessibilità, attitudine che oggi molti chiamano resilienza. Ho conosciuto non tanti malati così, ma nemmeno pochi. Mi hanno insegnato molto, al punto che potrebbe uscirci un bel libro. Non sarebbe una cattiva idea.