INTORNO A NOI di Gulliver
diagnosi precoce dei tumori, assistenza sanitaria, assistenza psicologica ai malati oncologici e ai loro famil

CoL Centro oncologico Ligure diagnosi precoce dei tumori, assistenza sanitaria, assistenza psicologica ai malati oncologici e ai loro famil INTORNO A NOI di Gulliver

INTORNO A NOI di Gulliver

IL REGALO

Si potrebbe fare così, che per Natale scegliamo un bel regalo: l’unico che non vogliamo fare agli altri, ma a noi stessi. Non si tratta delle solite cose: maglioni, profumi, braccialetti, romanzi d’amore, accessori tecnologici ecc. Quelli magari ce li facciamo regalare da parenti o amici con le mille (mille?) variazioni del caso. No, noi quest’anno ci regaliamo un paio di occhiali speciali. Occhiali da vista. Speciali in che senso? Nel senso che ci aiutano a vedere meglio (se le lenti sono quelle giuste) non tutte le cose lontane o vicine, ma solo le belle cose e le belle persone, ovunque siano. C’è ben poco da vedere, allora, in questo deserto, ridacchieranno in molti. Oppure diranno che così si rischia grosso: meglio guardarsi bene intorno, il mondo è piuttosto cattivo, da un po’ di tempo. Lasciamoli dire, poverini, concentriamoci invece sui vantaggi di portare occhiali speciali con speciali lenti. Senza nessunissima fatica potremmo incontrare uomini e donne che danno senso alla vita facendo cose semplici (che non vuol dire, ovviamente, facili). Non è il caso, certo,  di leggere tutto l’elenco delle onorificenze varie che ultimamente il Presidente Mattarella ha assegnato a cittadini che hanno fatto e fanno del bene agli altri: non c’è spazio abbastanza qui. Merita però citare  almeno quell’ex portiere che da vent’anni, dalle parti di Pavia, non potendosi permettere una palestra, va a casa di ragazzi disabili per fare riabilitazione a base di esercizi e carezze. Della sua storia  ha scritto Maurizio Crosetti su Repubblica con mano gentile: niente retorica, solo poesia e lascia il segno, credete. E’ lo stesso giornalista che ha raccontato in un libro (lo raccomanda più avanti Atticus)  quell’altro strano personaggio che porta e suona il suo pianoforte dove la gente piange e muore dopo violenze o disgrazie, Afghanistan o Istanbul, Parigi o New Orleans: la musica è cura, questo pensa. Anche il teatro cura e questo non dovete scovarlo chissà dove, se avete gli occhiali speciali: basta andare a Molassana, al Teatro dell’Ortica e sedervi lì a vedere e ascoltare Anna Solaro, attrice e regista di razza che con le parole, i gesti e il cuore aiuta carcerati, malati psichiatrici e donne violate a ritrovare il ritmo giusto per vivere (ne riparleremo a gennaio). Se avete sempre quegli occhiali lì, non potrà sfuggirvi poi la storia di Momo, nostro concittadino, pensionato, vedovo, nonno e da pochi giorni (incredibile!) anche prete, il quale da quarant’anni sta dentro alla Comunità di Sant’Egidio per stare vicino agli ultimi che – a volte anche per ragioni sorprendenti - non hanno più  il pane e un tetto: non occorre essere credenti per vedere cosa può fare una fede sincera. Insomma, con quegli occhiali speciali si vede semplicemente ciò che conta. Non si diventa migliori, (per quello, ragazzi, ci vuole impegno), però un po’ meglio ci si sente e viene voglia di guardare ancora. E magari – chi può dirlo? - di muoversi.