CoL: VADO O NON VADO?
diagnosi precoce dei tumori, assistenza sanitaria, assistenza psicologica ai malati oncologici e ai loro famil

CoL Centro oncologico Ligure diagnosi precoce dei tumori, assistenza sanitaria, assistenza psicologica ai malati oncologici e ai loro famil CoL: VADO O NON VADO?

CoL: VADO O NON VADO?

Eravamo parecchio ottimisti il mese scorso, ora meno.  Se ricordate, abbiamo raccontato come, tra mille difficoltà, siamo riusciti a farci assegnare dal Municipio Medio-Ponente dei nuovi locali in Via Vado a Sestri Ponente. La formula non è la locazione, ma il patto di collaborazione che, come tutte le cose, ha dei pro e dei contro, un po’ lunghi da spiegare qui. Quello che va spiegato, invece, è che – a causa del degrado dei locali – erano previsti lavori di ristrutturazione e attendevamo il preventivo dall’impresa che abitualmente ci aiuta a fare questo risparmiando. Va detto anche che - fatti due conti in tempi così difficili – avevamo previsto di investire nell’operazione una cifra non superiore a diecimila euro, tutto compreso. Stringendo non poco la cinghia, s’intende. Anche perché vogliamo riaprire al più presto la nostra Infermeria di via Sestri, ferma dal 9 marzo 2020, e la cosa avrà dei costi. Solo che avevamo fatto malissimo i conti: il preventivo appena arrivato, infatti, sfiora i 25.000 euro, pur avendo evitato ogni tipo di spesa non strettamente necessaria. E senza comprendere, ovviamente, gli arredi, i personal computer e gli inevitabili extra. Alla fine si rischia di raggiungere i 35.000 euro: un’enormità, specie considerando la flessione del 5xmille 2020. Avevamo fatto i conti senza l’oste, come si suol dire. Abbiamo così chiesto un incontro urgente col Presidente e Direttore del Municipio per trovare una soluzione. La buona volontà dei dirigenti municipali non manca, anche perché sanno che nei nuovi locali vogliamo organizzare attività di inclusione sociale di cui c’è enorme bisogno in tempi di pandemia. In particolare vorremmo proporre, in collaborazione con altre associazioni non profit, programmi di educazione alla salute per i ragazzi (aumenta tra loro il numero dei fumatori e l’abuso di alcool) e corsi di formazione informatica per gli anziani al fine di migliorarne le interazioni col SSN a tutela della salute. Cosa ci aspettiamo? Che l’Ente pubblico si faccia carico di una parte consistente delle spese, in parte coinvolgendo magari aziende private disponibili a supportare il Terzo Settore in una logica di responsabilità sociale. Senza contare l’evento che vogliamo organizzare in autunno a sostegno (limitato, ovviamente) dell’iniziativa, sul tavolo ci sono idee interessanti che attendono però di diventare fatti concreti. Comunque sia, pur restando per noi la strada perennemente in salita, restiamo determinati e teniamo duro. Se tra soci e lettori qualcuno avesse qualche buona idea da proporre sarà benvenuto. Noi lavoriamo e aspettiamo volentieri.