IL VACCINO ARRIVA: CHE FARE?
diagnosi precoce dei tumori, assistenza sanitaria, assistenza psicologica ai malati oncologici e ai loro famil

CoL Centro oncologico Ligure diagnosi precoce dei tumori, assistenza sanitaria, assistenza psicologica ai malati oncologici e ai loro famil IL VACCINO ARRIVA: CHE FARE?

IL VACCINO ARRIVA: CHE FARE?

Malgrado problemi di produzione e distribuzione. Malgrado incompetenza e incapacità di questo o di quello. Malgrado gli allarmismi della stampa e dei social media che sguazzano compiaciuti tra i mille inevitabili problemi di questi mesi. Malgrado tutto questo i vaccini arriveranno alla fine. Arriveranno per forza, per mille ragioni che non occorre ripetere: ragioni non solo sanitarie, ma anche e soprattutto politiche. Sarà solo un problema di tempo e di priorità. Alla fine la questione fatidica sarà forse un’altra, apparentemente personale, ma dalle conseguenze enormi dal punto di vista collettivo: fare o non fare il vaccino? La risposta, scientificamente parlando, è chiara e incontestabile: sì, il vaccino va fatto, non importa se di questo o quel tipo. Solo in questo modo possiamo ridurre sensibilmente il rischio di contagiarci o fare un COVID particolarmente grave. Fermo restando che mascherine, gel e distanziamento rimangono fondamentali, non si può rinunciare al vaccino per sfiducia o paura. Tutti sappiamo che il rischio zero non esiste in medicina, come non esiste nella vita in generale, però il rapporto costi/benefici è incomparabilmente a favore del vaccino. Facendolo proteggiamo non solo noi stessi, ma anche le persone con cui viviamo, lavoriamo e frequentiamo anche banalmente in un ascensore o in un mezzo pubblico. Qualche medico o infermiere non vuole vaccinarsi? Dà un pessimo esempio e dimostra di leggere poco e male le pubblicazioni scientifiche davvero importanti. Le quali sull’argomento vaccinazioni sono – malgrado qualche obiezione giustificata, in attesa di aggiornamenti ulteriori - schierate a favore. Certo, molte domande restano ancora senza risposta, ma siamo in guerra, questo è il punto, e non si può perdere tempo prezioso. Piuttosto occorre vigilare che tutto il complesso processo che porterà a realizzare la più grande campagna vaccinale della storia avvenga correttamente, nel rispetto dei tempi, delle priorità e degli impegni assunti da tutti i protagonisti impegnati. Anche per questo occorre stare bene svegli e reagire a ogni furbizia o ritardo ingiustificato. Noi lo faremo