BARBERSHOP di Atticus
diagnosi precoce dei tumori, assistenza sanitaria, assistenza psicologica ai malati oncologici e ai loro famil

CoL Centro oncologico Ligure diagnosi precoce dei tumori, assistenza sanitaria, assistenza psicologica ai malati oncologici e ai loro famil BARBERSHOP di Atticus

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DI PASTA DIVERSA

Chiudiamo un anno difficilissimo, forse persino peggiore degli anni precedenti di piena pandemia e mi hanno chiesto di scriverci su qualcosa, quello che ti passa per la testa, ma senza troppe punzecchiature, senza fare – per una volta, almeno - “pelo e contropelo”, come tuo solito, m’ha detto il Direttore. Perché non se l’è scritto lui il pezzo, allora? Lascia forse a me il lavoro sporco? Scherzo, so che non è così, qui al CoL tutti facciamo tutto, ci diamo una mano: uno per tutti e tutti per uno! Non è, appunto, questo il motto della cosiddetta “mutualità”? Scherzi a parte, doveva essere un anno di ripresa, così ci dicevano, ma la ripresa s’è vista solo nelle tabelle degli economisti, nell’andamento dei consumi di lusso (cresciuti pazzescamente!), nel tutto esaurito delle crociere e dei viaggi specialissimi per i soliti “fortunati” (non così pochi, come verrebbe da pensare). Per tutti gli altri la fatica è cresciuta. Nel mondo del volontariato molti hanno chiuso, chi tiene duro deve inventarsi soluzioni impreviste. Questo vale anche per noi del CoL che chiuderemo un bilancio in rosso, ancora da quantificare, ma di segno sicuramente negativo. Le ristrutturazioni sanitarie conseguenti alla pandemia e i rincari generalizzati conseguenti alla crisi energetica hanno picchiato duro costringendoci a rivedere previsioni e progetti. Però vogliamo reagire e in questa Newsletter mensile abbiamo scritto di volta in volta in che modo. Un modo è quello di aprirsi, di aprire il più possibile compatibilmente con le risorse, come scrive il Direttore nel suo editoriale, di collaborare, incontrare persone di buona volontà, in particolare associazioni come la nostra che hanno voglia di sedersi intorno a un tavolo e condividere un pezzo di strada in modo sincero e non contingente. Lo stiamo facendo e ci attendiamo buoni frutti. L’altro modo, fondamentale, è quello di puntare sulla fiducia e la comprensione dei nostri soci che sono i nostri veri “azionisti”. Certo non pochi vorrebbero evitare il costo della tessera e la fanno solo quando gli serve una visita. Dimenticano che con la tessera si sostiene semplicemente un progetto condiviso di solidarietà e partecipazione. Non siamo pessimisti, ma un po’ preoccupati sì. La società sta andando in una direzione diversa dalla nostra. Sta a noi tenere duro. Chiudersi in casa non fa per noi. E nemmeno viaggiare in posti esotici da sogno mentre troppa gente sta male. Siamo fatti di pasta diversa, scusate. E ci piace così.