COME LEI

Di lei non ho mai scritto niente. Non so perché. Forse perché la storia di Maria è una storia senza arzigogoli, una storia semplice. Inizia qualche tempo fa, si trova da sola un nodulino alla mammella, va dal suo medico (non subito perché non sente dolore e in fondo ha solo quarantadue anni). Il quale  prescrive la mammografia il cui referto non dice niente di strano. Maria se ne sta, ma non per molto perché una sua amica le racconta una storia simile ed era venuta al CoL dove l’avevano presa per mano (si può dire così?) e guidata in un percorso complicato finito con la diagnosi di tumore, l’intervento, la radio e la chemio. Maria si fida e fa lo stesso, anche perché nel SSN non sempre fanno visite urgenti con una mammo refertata negativa. In viale Sauli il Senologo non è convinto che il nodulo sia una cosa così banale e decide altri  accertamenti che alla fine gli danno ragione: un carcinoma che non può essere operato subito, ma solo dopo la chemio che funziona bene e consente un’asportazione molto limitata, seguita poi da altra chemio e radio. Tutto si risolve alla fine. Alla fine, però, Maria non si dimentica del CoL e comincia a fare quella che in pubblicità si chiama promozione. A nostro vantaggio. Parla di noi ovunque, ci manda le sue colleghe, qualche parente e diverse conoscenti. Diffonde bene i nostri Angeli della Prevenzione a Natale e dice addirittura che i suoi angeli siamo noi, quelli del CoL. Ci fa anche una piccola donazione (quello che può, perché è una mamma single con un impiego part-time), ma soprattutto – ecco il motivo per cui racconto la sua storia – s’impegna per il 5 per mille a favore del CoL. E lo fa simpaticamente raccontando di sé e dell’oncologo che l’ha convinta a fare la chemio parlando dei segni zodiacali: al CoL fanno l’oncologia zodiacale, capite? Come fai -  dice lei - a non dargli il 5 per mille, a gente così? Così ora abbiamo un’amica in più, una delle quattrocento e passa firme a nostro favore. Non sono tante, ma possono aumentare facendo come lei.