INTORNO A NOI di Gulliver
diagnosi precoce dei tumori, assistenza sanitaria, assistenza psicologica ai malati oncologici e ai loro famil

CoL Centro oncologico Ligure diagnosi precoce dei tumori, assistenza sanitaria, assistenza psicologica ai malati oncologici e ai loro famil INTORNO A NOI di Gulliver

INTORNO A NOI di Gulliver

E QUELLA CONTA

Se di volontà vogliamo parlare e lo vogliamo fare seriamente, senza cincischiare o raccontare quella dell’uva (lo facciamo spesso) e vogliamo un’immagine, una storia, un corpo, una vita incontestabilmente esemplari, non può esserci il minimo dubbio, dobbiamo parlare di lui. Un ragazzo che era, è e sarà un nuotatore perché così vuole. Parlo di Manuel Bortuzzo che una maledetta sera, fuori da una discoteca, accanto alla sua ragazza, viene colpito alla schiena dai proiettili di due balordi assoluti. Colpito per sbaglio, perché Manuel è uno tranquillo, ama la vita, lo sport, la piscina dove sta dimostrando grandi doti. Sarà un campione, dicono. Il verbo indicativo presente (“dicono”) non credo vada cambiato: continuano a dirlo, che sarà un campione, Manuel, anche adesso che le gambe non le può più usare e la piscina è tutta in salita (ci sono piscine così, in tanti luoghi di riabilitazione di cui si parla pochissimo). Chi l’ha detto che i campioni sono quelli che vincono? Campioni sono quelli che non mollano - viene in mente Bebe Vio, l’imbattibile fiorettista senza mani - esprimono orgogliosamente, teneramente, cocciutamente la loro umanità rimettendosi in gioco dopo le cadute, i colpi, gli abbattimenti, le umiliazioni, le depressioni. Sono lì a vivere come vogliono loro, come hanno sempre voluto ed è giusto così: le loro splendide famiglie lo sanno bene. Sto scrivendo queste cose di getto, senza quasi rileggere perché ho appena guardato le immagini di Manuel che è già tornato in piscina e nuota con le sole braccia con eleganza e compostezza che lasciano senza parole, come il suo saluto alla fine del video. Le gambe sono sotto e hanno tempi diversi, loro. Vorrei scrivere con un po’ di retorica che torneranno quelle di prima, ma non lo posso fare. Di più, non lo voglio fare. Perché sono, appunto, del tutto convinto che la vittoria c’è già: in quell’acqua piena di cloro, silenzio e vita, un giovane con le gambe ferme non vuole aspettare un minuto di più e andrà avanti e riuscirà. La sua volontà è chiara e quella conta. Il resto viene dopo.