4 FEBBRAIO: IO SONO E IO SARO’

Lo slogan è molto bello, proiettato com’è in un futuro concretamente possibile (I am and I will) e ci accompagnerà, intanto, per i prossimi tre anni. Belle le immagini di manifesti e locandine lanciate in Rete. Ed è bella anche la frase che affianca il tutto: “Chiunque tu sia, hai il potere di ridurre l’impatto del cancro per te, le persone che ami e per il mondo. È tempo di prendere un impegno personale”. Sto parlando della Giornata mondiale contro il cancro 2019 che si è celebrata lunedì 4 febbraio. Come ogni anno dal 2000 l’Unione internazionale per il controllo del cancro (Uicc) – che rappresenta più di 1000 organizzazioni impegnate in campo oncologico di oltre 160 Paesi - promuove una giornata di informazione e riflessione sulle malattie tumorali che continuano a rappresentare la seconda causa di morte in tutto il mondo. Quest’anno si vuole puntare sul potenziamento dell’impegno personale, dal momento occorre diffondere il più possibile questa precisa convinzione: le azioni che anche singolarmente possiamo mettere in campo per contrastare il cancro possono avere un forte impatto sulle politiche sanitarie più generali. Non basta, insomma, attendersi la manna dal Cielo o dagli Stati che pure la loro parte in termini di programmazione, promozione, e finanziamento in ogni ambito, dalla ricerca alle terapie palliative, la devono fare, eccome. Conta anche e molto che ognuno si impegni efficacemente adottando con cura, per sé e i propri cari (l’Io, si sa, conta ben poco senza il Noi!), ogni strategia oggi disponibile, per quanto remoto e mal quantificabile possa sembrarne l’impatto: stile di vita, screening, vaccinazioni. E’ un bel proponimento, insomma, al quale noi del CoL non manchiamo mai di dare il massimo rilievo. E’ un dato significativo che   con 11,4 miliardi di dollari spesi in prevenzione se ne risparmierebbero ben 100 (sempre di miliardi parliamo!) in terapie. La prevenzione conviene, insomma. Intanto, però, nel 2018  i morti stimati sfiorano 10 milioni (9,6, per la precisione) e il 70% di questi si verificano nei paesi a basso e medio reddito. Almeno un terzo dei tumori comuni sono prevenibili. Il 27% dei tumori va riferito – mai dimenticarlo! -  al consumo di tabacco e alcool. Il costo economico totale del cancro è quantificabile intorno ai 1,10 trilioni di dollari (una cifra spropositata!) il che si traduce in una perdita di produttività e reddito familiare, riduzione della qualità della vita, invalidità e, naturalmente, tante, tantissime morti premature. Quasi 4 milioni di vite potrebbero essere salvate ogni anno implementando strategie appropriate per la prevenzione, la diagnosi precoce e il trattamento. C’è molto da riflettere, ma soprattutto da fare, qui sta il bello!