INTORNO A NOI di Gulliver
diagnosi precoce dei tumori, assistenza sanitaria, assistenza psicologica ai malati oncologici e ai loro famil

CoL Centro oncologico Ligure diagnosi precoce dei tumori, assistenza sanitaria, assistenza psicologica ai malati oncologici e ai loro famil INTORNO A NOI di Gulliver

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IN TEMPO?

Quella del tempo, si sa, spesso è una scusa: se le cose si vogliono fare si fanno, punto. Ultimamente lo hanno dimostrato, ad esempio, le Camere ed il Governo. Hanno concluso il loro tempo fisiologico (aprendo la porta a una campagna elettorale densa di nubi), eppure in un tempo relativamente breve - lavorando con efficienza (sull’efficacia si può discutere) - hanno licenziato provvedimenti molto importanti per il Paese: la legge di Bilancio, la riorganizzazione della Sanità voluta (con qualche gioco di prestigio e non poche contraddizioni) dal ministro Lorenzin e il testamento biologico di cui attendiamo - ferma restando la legittima soddisfazione - la concreta applicazione (prevediamo mille difficoltà operative per amministratori e medici). In precedenza altri provvedimenti erano stati licenziati (decreto sull’obbligatorietà di alcune vaccinazioni, deliberazione sui nuovi livelli essenziali di assistenza ecc.) configurandosi, secondo alcuni, una vera ed epocale controriforma del SSN senza un adeguato dibattito e, soprattutto, finanziamento, ma ancora una volta in un arco di tempo tutto sommato limitato. L’ISTAT, nel suo puntuale rapporto annuale, conferma, invece, che i tempi si allungano per le aspettative di vita (malgrado il falso allarme dell’anno prima), ma non dice (il birichino!) che il tempo di vita sana, invece, si accorcia: in parole povere, si muore in età più avanzata, ma bussando prima di una volta a farmaci ed ospedali (per non parlare di qualità della vita, solitudine, invalidità e ospizi). Insomma, non c’è tempo per parlare di tutte le cose che stanno succedendo di questi tempi, se non per dire che sono tempi ben strani questi. In America uno strano Presidente, davvero fuori del tempo e di testa, dichiara inammissibili - per uno degli Enti federali più prestigiosi - alcune parole come feto, diversità, vulnerabile, “basato sull’evidenza”. Per lui sono parolacce da evitare. Molti scienziati hanno già espresso sconcerto e incredulità di fronte ad una vera e propria censura di stampo reazionario (in Internet trovate ilarità e battute a non finire). A pensarci bene, se consideriamo la gravità dei provvedimenti di quel Presidente anche a proposito dei cambiamenti climatici e dell’ambiente, la domanda più giusta da farsi forse non è più, in ultima istanza, se e quanto quel poveretto sia fuori del tempo, ma piuttosto se in tempo (per salvarci, s’intende) lo siamo ancora, poveretti, tutti noi.