INTORNO A NOI di Gulliver
diagnosi precoce dei tumori, assistenza sanitaria, assistenza psicologica ai malati oncologici e ai loro famil

CoL Centro oncologico Ligure diagnosi precoce dei tumori, assistenza sanitaria, assistenza psicologica ai malati oncologici e ai loro famil INTORNO A NOI di Gulliver

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L’URLO DI LAMPEDUSA

Belle, brave, elegantissime: sono così le nuotatrici del nuoto sincronizzato, eppure non emozionano. Parlo per me, s’intende. Riescono a fare in acqua piroette incredibili, con tecnica davvero sorprendente, eppure hai l’impressione di vedere soldatine impeccabili, ma un po’ noiose, a volte quasi buffe. Così quando a Budapest, ai campionati mondiali di nuoto, un mese fa, Giorgio Minisini, 21 anni, ha iniziato la sua prova di coppia straziando l’aria con un urlo di dolore incredibile, tenendo in braccio la sua compagna Manila Flamini, dieci anni di più, perché stava morendo e l’acqua non era quella di Ungheria, ma quella di Lampedusa dove tanti affogano fuggendo dalla disperazione verso la luce e trovano il buio, è successa la rivoluzione. In pochi attimi due straordinari atleti italiani hanno cambiato – così mi sembra - la storia di questa disciplina spazzando via dalla piscina lustrini e paiellettes, mettendoci la realtà, la storia che stiamo vivendo, il dramma. Genio, creatività, coraggio e infinita umanità si sono prese per mano in quella piscina, muovendo i corpi come non si era mai visto, davanti allo sguardo incredulo di governanti ungheresi smemorati, intolleranti e razzisti e hanno cambiato tutto, forse definitivamente. Sarà più difficile ora fare in acqua le belle figurine, dimenticandosi di tutto e di tutti, privilegiando la propria indubbia fatica rispetto a tutto il resto. Viviamo in quel mondo lì e non possiamo dimenticarlo. Così i nuotatori che prima e dopo hanno ballato rock’nd roll e la Carmen di Bizet ci sono sembrati impeccabili marziani oppure robottini di un teatro vecchia maniera che ci interessa meno. La medaglia d’oro (la prima e più emozionante di questi campionati) è venuta per forza, si direbbe. In forza di un capolavoro a cui hanno collaborato in tanti a cominciare da Michele Braga che ha creato musiche potenti e Anastasja Ermakova (una russa perfettamente in sintonia con la creatività tricolore) che s’è inventata coreografie straordinarie. Giorgio, il primo sirenetto d’Italia, e Manila – entrambi Fiamme Gialle - hanno dedicato l’oro conquistato alle loro famiglie, il che fa molto pensare a quanto lavoro e fatica e paziente condivisione ci siano dietro ad una prova tanto luminosa e coinvolgente. Andate a guardarvela su Youtube e capirete cosa sono la fantasia, la disciplina, il cuore. Capirete anche, finalmente, cosa significa leggerezza, la parola che a modo suo le riassume tutte.