NE’ TROMBETTE NE TROMBONI

In tempi di 5 x 1000 ci provano tutti. I più meritevoli e i meno ci provano a battere cassa, in ogni modo possibile e immaginabile. E’ naturale e anche giustificato. Il 5 x 1000 è, per Istituzioni e associazioni molto differenti tra loro, una risorsa fondamentale per finanziarsi, andare avanti, crescere. Così da un po’ di settimane su giornali e manifesti si leggono slogan, frasi e ragionamenti più o meno credibili o simpatici. Qualcuno però, forse, esagera. Non è il caso di fare nomi e cognomi, ma specie in ambito oncologico e tra gli Enti più grandi – forse perché il piatto piange e la competizione sprona – qualcuno usa le parole con incredibile leggerezza. Qualche volta aggiustando i dati della biologia, della ricerca, delle aspettative possibili e di quelle no. Occorre qui fare una premessa: anche gli studenti del secondo anno di Medicina sanno che da tempo la ricerca è orientata soprattutto verso la scoperta di farmaci capaci non solo o non tanto di uccidere le cellule tumorali, quanto di regolarne la crescita. Se si riescono a bloccare uno o più recettori implicati in questo processo i tessuti malati possono smettere di crescere e magari regredire consentendo sopravvivenze più lunghe e migliori. Questa filosofia è chiamata medicina molecolare o personalizzata o addirittura di precisione. Finora i risultati ottenuti in campo oncologico non sono per lo più molto rilevanti, mentre i costi sì. Ciò non toglie che la via è tracciata ed è quella. Stando così le cose per quale motivo, quando si parla di tumori, si continua a usare un linguaggio vanitoso e militaresco? Come fossimo fermi al secolo scorso, specie in occasione del 5 x 1000, leggiamo che i più bravi continuano a combattere il cancro con armi sempre più micidiali proprio per uccidere fino all’ultima cellula. Proprio per questo sollecitano un finanziamento di popolo all’altezza di una guerra che è lì lì per essere vinta. Peccato che lo scenario prima descritto sia un po’ diverso, richieda più tempo e umiltà, non essendoci all’orizzonte, ahimè, nessuna vittoria incondizionata e definitiva. Men che meno generalizzata. Nessuno sui giornali dovrebbe chiedere aiuto per “cancellare il cancro” (pubblicità testuale!) perché nessuno fa le magie. E le immagini commoventi ci piacciono per altri usi. Meglio dire, semplicemente, che il cancro va affrontato ogni giorno, col cuore e con la mente. E che il lavoro e i servizi di diagnosi e cura devono essere verificabili e a disposizione di tutti. Noi del CoL facciamo così. E il nostro CF sulla dichiarazione dei redditi si può scrivere silenziosamente, 01390680997. Nè trombette nè tromboni per noi.