I NOSTRI SERVIZI: NUTRIRSI E VOLERSI BENE
diagnosi precoce dei tumori, assistenza sanitaria, assistenza psicologica ai malati oncologici e ai loro famil

CoL Centro oncologico Ligure diagnosi precoce dei tumori, assistenza sanitaria, assistenza psicologica ai malati oncologici e ai loro famil I NOSTRI SERVIZI: NUTRIRSI E VOLERSI BENE

I NOSTRI SERVIZI: NUTRIRSI E VOLERSI BENE

Accontentare la pancia significa volersi bene? Probabilmente no. E’ una delle cose che i soci (spesso di sesso femminile) imparano presto dalle nostre Nutrizioniste. Tante volte la pancia “vuole” questo dolce o quel condimento o quel liquore, ma non ci vuole bene. Anzi, meglio raccontarsi bene le cose: siamo noi a non volerci bene  quando l’ascoltiamo e introduciamo calorie in eccesso. In quei momenti di debolezza non soddisfiamo le nostre esigenze nutrizionali (che spesso nemmeno conosciamo bene), ma esigenze di altro tipo: ubbidienza alla pubblicità o a Internet, bisogno di gratificazione, carenze affettive e chi più ne ha più ne metta. La risposta, magari, potrebbe darcela una psicologa (al CoL ce ne sono diverse e collaborano bene con le Nutrizioniste). Una cosa, però, è certa: soddisfare questo o quel capriccio non migliora la qualità della nostra vita. Se non momentaneamente, pagando poi lo scotto – che conosciamo benissimo – dei complessi di colpa e delle auto-accuse, tanto feroci quanto inefficaci. Non sono bravissime le donne in questo? Proprio loro - che tante volte governano non solo la loro vita, ma anche quella dei figli e dei mariti  ecc.- rivelano fragilità e contraddizioni proprio a tavola e per un motivo semplicissimo: sotto sotto si sentono inadeguate e  non si vogliono bene. Non è strano? Loro quasi imbattibili a fare l’andatura poi sbandano sulle mitiche melanzane della suocera, sulle lasagne che così buone non le fa nessuno (almeno quello!) o su un cornetto con panna che un peccato ogni tanto si può fare! Ma se i peccati sono tanti, ogni giorno, per mille buoni motivi, come se ne esce? Uscirne non è facile, specie se si fa tutto da soli, per cui converrebbe entrare (o rientrare) al CoL, visto che le vacanze natalizie (luci e ombre) sono passate da un po’. Converrebbe fissare un appuntamento con una delle nostre cinque Nutrizioniste - che odiano colpevolizzare donne e uomini desiderosi di un peso diverso – e con loro costruire un programma non per dimagrire o perdere peso – come si usa dire quasi fossimo al mercato -  ma per volersi bene. Passare da un peso ad un altro può significare, infatti, anche cose che la bilancia non sa dire: aumentare l’autostima, la capacità di attività motoria, la gradevolezza del proprio aspetto. Tutto dipende, alla fine – come è stato ripetuto anche al recente corso di comunicazione, essendo persino il peso corporeo un problema di comunicazione -  dagli obiettivi che ci diamo, cosa vogliamo veramente: avere ragione sul nostro corpo o, semplicemente, volergli bene?