DONNE DI LUNGO...CORSO
diagnosi precoce dei tumori, assistenza sanitaria, assistenza psicologica ai malati oncologici e ai loro famil

CoL Centro oncologico Ligure corso comunicazione PNL DONNE DI LUNGO...CORSO

DONNE DI LUNGO...CORSO

Erano quasi tutte donne al Corso di Comunicazione che si è svolto nei giorni 21- 22 e 28-29 in viale Sauli, a cura del Presidente (tra le allieve anche Nadia che, come vedete dalle simpatiche caricature, non sa mai tenere le matite a posto!). Non è una cosa così strana: le donne hanno, oltre al respiro, anche  lo sguardo lungo. Sono soprattutto loro che sentono la necessità di capire come funziona la  comunicazione e di dover, in qualche modo, prendersene cura. Come mai? I maschi spesso pensano di non avere problemi quando si relazionano col mondo. Sanno essere – così pensano – chiari, diretti e immediati. Se hanno delle convinzioni in testa queste sono - inevitabilmente, pensano loro -  ben fondate e sagge per cui  non interferiscono mai con le cose che fanno e dicono, men che meno con le strategie che adottano e coi (nobilissimi) obiettivi che si danno. Salvo i fatti di cronaca di cui proprio loro, i maschi, sono i protagonisti tremendi. E se gli chiedi cosa vogliono davvero, se stare bene o avere ragione, loro (ma questo vale anche per due o tre signore che conosco io) ti rispondono senza esitazione che vogliono la prima cosa non avendo la minima consapevolezza che è la seconda che perseguono cocciutamente. I maschi presenti al corso sono stati, comunque, una bella eccezione, non nascondendosi mai dietro un dito. Anche loro hanno dimostrato di comprendere che della comunicazione (soprattutto quella nostra, non tanto quella degli altri, a cui comodamente attribuiamo tutte le colpe del mondo) occorre prendersi cura: curare le parole, ma prima di tutto ciò che non diciamo principalmente con le parole, cioè i sentimenti, le motivazioni, la coerenza ecc. La comunicazione - questo è stato ripetuto al corso – è una faccenda rischiosissima. E non è facile accettare che proprio i messaggi – che ci sembrano tanto decisivi – alla fine sono la cosa meno importante: la relazione viene prima, diceva un grande antropologo inglese. La formula full-immersion e interattiva, in due week-end consecutivi, si è dimostrata un po’ impegnativa, ma molto utile: il modello pragmatico della PNL ha aperto (o riaperto) gli occhi, le orecchie e la mente un po’ a tutti, docente compreso (guai agli insegnanti che smettono d’imparare!). A fine corso i feed-back sono stati molto positivi perché – cosa rara in contesti di questo tipo – c’è stata tanta allegria, il che ha favorito un’atmosfera rilassata e costruttiva, di leggerezza e di profondità. Come sanno tutti, i fondi raccolti dal corso andranno a finanziare le attività di educazione alla salute nelle scuole. A proposito, ancora una volta, avete per caso una qualche idea sul sesso della grande maggioranza di chi ci va davvero nelle scuole a educare? Una sola risposta è quella giusta. Per ovvi motivi non si accettano scommesse.