Se c’è una cosa che i dermatologi imparano molto presto è che la superficialità è una cosa molto seria. Per capire le malattie della pelle bisogna avere buoni occhi e buona testa. Occorre riconoscere le lesioni elementari, le loro configurazioni, distribuzioni ed evoluzioni nel tempo. Occorre soprattutto sapere che a volte certe alterazioni della cute possono essere espressione di malattie che vivono, come dire, in profondità. E’ il dermatologo, in pratica, il primo a riconoscere alterazioni che andranno affrontate magari dall’immunologo, dall’infettivologo o addirittura dall’oncologo ecc. Insomma il bravo dermatologo non trascura nulla di quello che definiamo “superficiale” perché da lì derivano informazioni indispensabili per gli “internisti”. Non a caso, quindi, si tratta di una specialità richiestissima al CoL, non solo per le implicazioni oncologiche. Per questo siamo contenti quando la “squadra” si accresce. A beneficio dei nostri soci e lettori informiamo che da questo mese inizia la sua collaborazione la dott.ssa Giulia Ciccarese, che dopo la specializzazione ha iniziato un dottorato in Genetica Oncologica e Patologia Molecolare presso la nostra università. Le sue conoscenze e competenze saranno utilissime al CoL non solo nel campo della prevenzione e diagnosi precoce tumorale, ma anche per il riconoscimento e trattamento delle malattie infettive della cute e delle mucose, specialmente quelle a trasmissione sessuale. In questo campo in Italia c’è una grave disinformazione specialmente tra i giovani che sono i più esposti alle cosiddette malattie veneree, in aumento preoccupante. Occorre un maggior impegno sia dal punto di vista clinico (per il riconoscimento e trattamento precoce delle lesioni cutanee), sia dal punto di vista educazionale (con interventi mirati nel mondo della scuola, in collaborazione con insegnanti e genitori). Il CoL, ancora una volta, vuole fare la sua parte. La dott.ssa Ciccarese ci darà sicuramente una grossa mano: di qui i migliori auguri di buon lavoro.