CINQUANTA, CENTO, MILLE DI QUESTI PROF!
diagnosi precoce dei tumori, assistenza sanitaria, assistenza psicologica ai malati oncologici e ai loro famil

CoL Centro oncologico Ligure diagnosi precoce dei tumori, assistenza sanitaria, assistenza psicologica ai malati oncologici e ai loro famil CINQUANTA, CENTO, MILLE DI QUESTI PROF!

CINQUANTA, CENTO, MILLE DI QUESTI PROF!

Prosegue il nostro progetto di educazione alla salute nelle scuole genovesi, denominato “La prevenzione è amicizia”. Abbiamo completato le lezioni programmate a Pegli (Scuole Medie Risso e Alessi) e in Val Bisagno (Scuole Medie Lucarno di via Lodi e Lucarno-Mermi di via Mogadiscio) . Ora tocca agli Istituti Einaudi, Casaregis, Galilei; alla fine andremo all’Istituto Bergese. Proprio qui, sfruttando le competenze degli allievi e dei loro docenti, contiamo di organizzare una cena tutti insieme (insegnanti, genitori ed educatori) per riassumere i risultati del programma e scambiarci qualche nuova idea in un contesto non troppo formale: annunceremo quanto prima modi e tempi della simpatica iniziativa “conviviale”. In chiusura ci piace pubblicare la bella lettera che un’insegnante di Pegli ci ha indirizzato circa la nostra iniziativa educazionale: fa piacere leggere valutazioni così lusinghiere in quanto premiano il lavoro lungo e faticoso del nostro Dipartimento Educazione- Comunicazione. Un grazie speciale ai nostri educatori (Alberto, Claudia, Francesca, Sara, Simone), a Liliana per il supporto organizzativo e un po’ anche a Guglielmo, ma solo perché ha i capelli bianchi. Chiunque sia intenzionato a sostenere in qualsiasi modo (idee, tempo, denaro) questo progetto - che è totalmente autogestito e autofinanziato - può prendere contatto con Liliana o Maria Angela.


Ritengo, innanzitutto, estremamente positiva l’iniziativa avviata quest’anno e spero potrà ripetersi anche negli anni futuri. Ho notato un significativo interesse negli alunni anche perché venivano ribadite, a livello scientifico, nozioni che, quotidianamente, si cerca di trasmettere loro.

I punti di forza, secondo me, sono stati l’esposizione chiara, l’utilizzo di documenti visivi, la possibilità di porre liberamente domande e ricevere risposte immediate e adeguate al livello di comprensione degli alunni in questione. Positivo ho trovato anche, da parte dell’esperta, il rifiuto di colpevolizzare chi ammetteva l’utilizzo sporadico di cibi “spazzatura” seguito, però, da spiegazioni pacate e chiare sulla dannosità di abitudini scorrette.

I punti di debolezza, forse, sono da ricercarsi nelle numerose presentazioni dei modelli americani, per fortuna, poco attinenti alle nostre abitudini alimentari e, talvolta, l’uso di terminologia tecnica o scientifica specifica non immediatamente comprensibile agli alunni in questione.

Il consiglio e il suggerimento che mi sento di proporre e che ribadisco è la continuazione negli anni futuri di questo progetto di collaborazione, magari spalmato su qualche ora in più, perché mi sono resa conto di quanto i miei alunni fossero interessati e di quanto faccia loro bene un’informazione più accurata e approfondita.

Lorella S.