In quel ormai lontano dicembre 2013, anche io mi sono trovato nella condizione nella quale prima o poi ricadono tutti quelli della mia generazione, (non so se cio’ succedera’ ai nostri figli) che consiste nell’aver terminato il ciclo lavorativo e ritrovarsi quindi tutti dipendenti dell’INPS (insomma, in pensione).
Momento da tanti agognato ma che, sopratutto per noi maschietti che tipicamente non abbiamo il secondo lavoro permanente (occuparsi della casa), comporta il passaggio ad una nuova vita spesso tutta da inventare.
Quindi anche io mi sono posto il problema di come riempire le giornate che improvvisamente si presentavano vuote di impegni e appuntamenti.
La prima risposta l’ho trovata nel CoL, del quale sono divenuto volontario, realizzando l’impegno che avevo preso con me stesso di dare una mano sul fronte della prevenzione dei tumori, nel triste momento in cui mio padre era mancato per questa malattia.
Tutto bene quindi, con un po’ di giornate riempite con grande soddisfazione.
Pero’, un po’ perche’ nel mio piccolo sono sempre stato un tipo a cui e’ sempre piaciuto il movimento e l’attivita’ fisica, ho sentito il bisogno di utilizzare una parte del mio tempo libero per una attivita’ di escursionismo, approfittando della grande varieta’ di sentieri e percorsi che la nostra bella Liguria ci mette a disposizione. Questo sia per il piacere del camminare in se’, che ho sempre avuto, ma anche perche’ mi rendo conto che un’attivita’di questo genere e’ la medicina migliore e a costo zero per continuare a vivere e ad invecchiare in una buona salute.
Inizialmente andavo da solo (cosa non proprio consigliabile), poi proprio al CoL ho trovato un collega volontario con la stessa passione che mi ha introdotto in un gruppo di camminatori di recente costituzione “le Vecchie Marmotte”, nel quale tra l’altro ho ritrovato ex colleghi della mia precedente vita lavorativa.
Ad oggi siamo all’undicesimo anno di attivita’ (nel 2023 abbiamo festeggiato il decennale con tanto di maglietta commemorativa), il gruppo si e’ ampliato ad altri amici ed amiche, e la gita del mercoledi’ e’ diventata per tutti un appuntamento irrinunciabile nel quale uniamo il benessere del camminare in mezzo alla natura con la piacevolezza della compagnia e della condivisione, anche queste componenti essenziali per stare bene.
Pero, come si dice, l’appetito vien mangiando, e quindi, per provare a fare qualcosa di un po’ piu’ impegnativo, ho poi deciso di iscrivermi al CAI sezione di Bolzaneto e di frequentare i corsi di escursionismo avanzato che mi hanno insegnato un sacco di cose su come si cammina in montagna e, sopratutto, che cosa fare per limitare i rischi. Anche qui ho trovato un’ambiente accogliente e preparato che mi ha consentito di effettuare escursioni impegnative raggiungendo vette che da solo non sarei mai stato in grado di affrontare.
Unica nota stonata in questo bel quadretto e’ il rimpianto di aver aspettato la pensione per fare tutte queste belle cose, quando col senno di adesso mi rendo conto che avrei potuto farle molto prima,  dedicando qualcosina di meno al lavoro avrei guadagnato in esperienze certamente piu’ appaganti.
Ma l’esperienza insegna, a mia figlia l’ho spiegato bene...

Claudio Costa