INTORNO A NOI di Gulliver
diagnosi precoce dei tumori, assistenza sanitaria, assistenza psicologica ai malati oncologici e ai loro famil

CoL Centro oncologico Ligure diagnosi precoce dei tumori, assistenza sanitaria, assistenza psicologica ai malati oncologici e ai loro famil INTORNO A NOI di Gulliver

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LE PAROLE DI GIANLUCA

Del loro tumore stanno parlando da un po’ molti personaggi famosi: attrici, sportivi, giornalisti, scrittori, politici. Ognuno lo fa a modo suo, con uno stile, una cultura e parole sue proprie. A volte si assomigliano, a volte no. A volte emozionano tanto, a volte un po’ meno. D’altra parte non si vibra tutti sempre allo stesso modo, anche quando il tumore apparentemente è lo stesso: stessa sede, stesso stadio, stessa prognosi. La storia e le parole che hanno colpito in modo speciale me appartengono a Gianluca Vialli. Grandissimo giocatore e allenatore in passato, ora dirigente della nostra Nazionale e  profondo amico di Mancini: il loro abbraccio agli ultimi Europei resterà una delle immagini più belle di questo sport. Da alcuni anni sta giocando la sua partita più importante, quella con un tumore del pancreas, che non è stata vinta una volta per tutte (succede spesso con certi tumori). Ha rilasciato nel tempo diverse interviste, l’ultima nella bella trasmissione su Netflix a cura di Alessandro Cattelan. A colpire  è l’atteggiamento dell’uomo Gianluca: non si nasconde le difficoltà del momento e nemmeno le nuvole nere che aleggiano sul suo futuro, tuttavia ha capito l’importanza di alcune cose: trovare uno scopo nella vita, ascoltare di più e parlare di meno, aiutare gli altri, saper trovare anche nella malattia i momenti belli. Riesce a mantenere una misura e un tono profondamente umani, quasi rispettosi persino nei confronti del suo stesso tumore. Il quale è un “ospite indesiderato”, naturalmente, un compagno di viaggio che potrebbe stancarsi (perché no?), non è un nemico da maledire  con  aggettivi feroci o sterminare con le armi più spietate che la tecnologia oggi offre (e che tante prestigiose istituzioni, in occasione del 5 per mille, vantano di possedere più e meglio degli altri). A Gianluca basterebbe una civile convivenza tra lui e quell’ospite lì, un garbato tran tran dove nessuno vince o perde, una nuova forma di ecologia che rispecchia non solo una filosofia della vita esemplare, ma anche il realistico obiettivo delle nuove strategie terapeutiche: le terapie a bersaglio molecolare e le immunoterapie. A Gianluca, insomma, non piacciono le metafore della guerra che riempiono, invece, da sempre, le pagine di tante riviste scientifiche anche prestigiose e di tanti giornali, specie durante le raccolte fondi: armarsi contro il cancro è un modo facile per parlarne ad impatto, per coinvolgere politica e industria, per chiedere soldi. Peccato che questo modo di intendere le cose sia ancora una volta semplicistico e paradossalmente “disarmi” tanti malati che vorrebbero solo più tranquillità. Per loro e per noi le parole di Gianluca suonano meglio. Più profonde e più calde. Soprattutto più vere. ”Se non sei  mai triste, come fai a capire quanto è bello essere felici?”