LA METÀ PIENA di Atticus
diagnosi precoce dei tumori, assistenza sanitaria, assistenza psicologica ai malati oncologici e ai loro famil

CoL Centro oncologico Ligure diagnosi precoce dei tumori, assistenza sanitaria, assistenza psicologica ai malati oncologici e ai loro famil LA METÀ PIENA di Atticus

LA METÀ PIENA di Atticus

PRIMA DELLA SVEGLIA

La scena resterà, chissà per quanto, impressa nella mente degli italiani: l’aula di Montecitorio più bella che mai, tutti in piedi, senza distinzioni tra destra, sinistra e centro ad applaudire finalmente il nuovo Presidente della Repubblica per quindici lunghissimi minuti. Persino qualche lacrima di commozione qua e là. Per la prima volta nella storia repubblicana una donna - avete letto bene, una donna -  viene eletta Presidente. Il colpo di scena, se la memoria non inganna, si è registrato al terzo scrutinio grazie all’iniziativa apparentemente stravagante di “Natura e Popolo” una frazione un po’ matta scaturita dall’indecifrabile Gruppo Misto (ci trovi tutto e il contrario di tutto lì dentro). E succede l’imprevedibile, si materializza cioè una valanga di schede tutte con lo stesso nome, un nome di donna appunto, sempre lo stesso per più di settecento volte, un miracolo o forse un colpo di mano astutissimo, ma che importa? Più tardi le telecamere raggiungono la neoeletta che appare sorridente, ma un po’ stralunata, ascolta il risultato dello scrutinio sobria e impeccabile, eccetto qualche umanissima ciocca bianca fuori posto per la sorpresa.  Accetta l’incarico con un discorso brevissimo, ringrazia e ricorda la necessità di reagire, superando discriminazioni e disuguaglianze (accostamento impeccabile!). Sprona infine le forze sociali a collaborare di più, valorizzando il ruolo del Volontariato e della solidarietà.  Le agenzie di stampa a raffica raccolgono commenti e auguri dai quattro angoli del mondo: “Una femmina al Quirinale!”  è il titolo provocatorio sulle prime pagine di quotidiani e siti Internet. Cosa succederà adesso? Se lo chiedono in molti: la neoeletta viene, infatti, dal mondo del lavoro, non avendo alle spalle militanze di rilievo ma solo proficue collaborazioni a favore della scuola e dell’ambiente, grandi priorità sue e dei suoi figli, tutti un po’ allergici a tv e social. Sarà una sorpresa, la neoeletta, lo dicono tutti. E mentre scrivo questo pezzo quasi di getto, preso dall’entusiasmo, persino a me verrebbe la voglia di chiederglielo una volta per tutte: ma carissima Presidente, mi tolga la curiosità, Lei come si chiama? E soprattutto chi l’ha eletta? Potrebbe dirmelo, gentilmente, prima che si metta a strillare, puntualissima, alla mia destra, quell’antipatica? Non la Meloni, no, ma la sveglia.