LA METÀ PIENA di Atticus
diagnosi precoce dei tumori, assistenza sanitaria, assistenza psicologica ai malati oncologici e ai loro famil

CoL Centro oncologico Ligure diagnosi precoce dei tumori, assistenza sanitaria, assistenza psicologica ai malati oncologici e ai loro famil LA METÀ PIENA di Atticus

LA METÀ PIENA di Atticus

DAVID, GOLIA E IL GREENWASHING

Bisognerà che prima o poi ce lo ficchiamo bene nella testa che i giovani e i vecchi vanno ascoltati. Lo dimostra una volta di più quanto è successo in Scozia, a Glasgow, dove si è appena concluso il grande meeting internazionale sull’emergenza climatica, il Cop26.  Che sulla faccenda si stia perdendo del gran tempo l’hanno capito tutti (anche se pochi Governi lo ammettono) tra una transizione ecologica e l’altra, un impegno disatteso e l’altro, il solito rinvio e l’altro. Però bisogna anche avere il coraggio di dirlo forte e chiaro, smascherando i giochini e le furbizie. Greta Thunberg, ad esempio, la piccola attivista svedese, manifestando  in piazza (non era tra gli invitati)  l’ha definito bene questo teatro: greenwashing. Che vuol dire lavarsi la coscienza facendo qualcosa di verde, come stanno dimostrando con opportuna visibilità tanti capitani d’industria e di portafoglio, anche dalle nostre parti: vicini all’ecologia, loro, come noi tutti alla galassia di Andromeda.  Sepolcri imbiancati, li chiamava così qualcuno, duemila anni fa: oggi sono imbiancati di verde, ma il senso è quello. Ci state prendendo in giro, ha denunciato lei, e mai l’avete fatto come adesso, e mai così irresponsabilmente. Ha solo 18 anni Greta, ce lo ricordiamo? Però ha ragione lei, occorre mettere mano subito alle sciagure e ai drammi causati o propiziati anche (vedi i rialzi della temperatura terrestre e la stessa pandemia che non finisce mai) dall’aumento nell’aria dell’anidride carbonica, la famigerata CO2. Proprio di lei ha parlato con lucidità e passione David Attenboroug, di anni novantacinque. Appassionato dei temi ambientali da sempre, divulgatore insuperabile, autore dei documentari più belli (e più premiati) mandati in onda dalla BBC sul clima, la natura, le infinite forme viventi e ciò che minaccia di mettervi fine. Ha aperto i lavori di Glasgow dicendo in soli sette minuti – lui David di fronte ai tanti Golia presenti in sala o spettatori da casa, come Cina e India - le cose come stanno e  come dovrebbero essere: se crescerà ancora la CO2 nell’atmosfera - soprattutto per l’uso sconsiderato di combustibili fossili - sarà la catastrofe, ma noi abbiamo le conoscenze, le capacità e il tempo (non più molto) per rettificare il modello di sviluppo che ha portato a tutto questo: non siamo noi, al mondo, i più grandi risolutori (e anche casinisti, aggiungo io) di problemi? Non penseranno a noi quelli che a breve dovranno pagare il prezzo di tutto questo? Ha saputo toccare – questi i commenti sui media - la mente e il cuore di tutti (almeno di chi ce l’ha, s’intende). Gli anni gli hanno fatto un gran bene, a questo vecchio vivacissimo: avremo la stessa fortuna? Aggirando la domanda, concludo con un pizzico di filosofia, fra me e me: se anche la stupidità è una forma di anidride carbonica (ugualmente pericolosa e tossica), cosa ci impedisce ancora di capire che ambientalismo e saggezza – come del resto difesa della natura e giustizia sociale - non sono altro, in fondo, che due facce della stessa medaglia?