INTORNO A NOI di Gulliver
diagnosi precoce dei tumori, assistenza sanitaria, assistenza psicologica ai malati oncologici e ai loro famil

CoL Centro oncologico Ligure diagnosi precoce dei tumori, assistenza sanitaria, assistenza psicologica ai malati oncologici e ai loro famil INTORNO A NOI di Gulliver

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TAVOLA & VIRTÙ

Volontariato e prevenzione fanno, si sa, un gran bene alla vita, ma ogni tanto anche una buona mangiata serve, giusto? E a pensarci bene tutte queste cose hanno una bella caratteristica in comune: vanno fatte in compagnia. Ciò premesso, è giusto chiedersi, semmai, dove farsela la mangiata, un posto accogliente, anche fuori porta, dove ritrovare le buone cose di una volta, cucinate come una volta si faceva. Beh, un piccolo suggerimento viene facile, certi di non prendere abbagli: Ristorante La Taverna a Rovegno, località Fontanelle. Nel pieno dell’Appennino verso Piacenza, ci si arriva passando per Torriglia, Montebruno e Loco. Se piacciono la natura, le belle passeggiate nei boschi, l’ambiente familiare e la cucina casalinga, la Taverna è la location (come si dice) perfetta. Trovate su Internet menù, dettagli e immagini suggestive, qui conta dire – volendo raccontare solo un’esperienza, non fare pubblicità – che difficilmente potrete trovare altrove ravioli così speciali e vari per impasto e sfoglia come qui, generosi nei sapori e persino nelle porzioni (preciso - per le nostre brave Nutrizioniste- che non si tratta del pasto di tutti i giorni). Sui secondi va detto che il cosciotto di maiale e il brasato di cinghiale sono da love story, consigliati con verdure grigliate e patate al forno che non sanno di tran tran. Circa i vini vanno molto qui i rossi amabili dei Colli Piacentini, ma vale la regola del liberi tutti purchè valga quell’altra, la numero uno sul vino: mai a digiuno, mai più di un bicchiere e, soprattutto, mai da soli, visto che mangiare bene e in solitudine è semplicemente un controsenso. Quanto ai dessert – trattandosi sempre del cosiddetto “pasto libero” - vale la pena considerare la ricotta del posto con miele e noci perché, una volta assaggiata, è come la Lanterna, non si scorda più. Quanto al conto, pranzando da gente onesta dall’inizio alla fine, si paga soddisfatti, dimenticandosene subito dopo, con immutata allegria. Volendo chiudere in bellezza manca, appunto, solo una bella camminata lì intorno, magari chiacchierando sulle prossime cose da fare al CoL. Sconsigliati e perfettamente inutili i sensi di colpa: servono solo a quelli che non vogliono cambiare. I peccatucci saltuari, invece, rinforzano le virtù di tutti i giorni. Oppure preferite credere nei fioretti?