CARI MEDICI E COLLABORATORI
diagnosi precoce dei tumori, assistenza sanitaria, assistenza psicologica ai malati oncologici e ai loro famil

CoL Centro oncologico Ligure diagnosi precoce dei tumori, assistenza sanitaria, assistenza psicologica ai malati oncologici e ai loro famil CARI MEDICI E COLLABORATORI

CARI MEDICI E COLLABORATORI

il regalo più brutto che poteva farci il Coronavirus, diciamo la verità, è stato quello di rubarci (indirettamente) alcuni di voi. Il furto è avvenuto con meccanismi diversi. Il timore del contagio è stato il primo: d’altra parte se hai superato tot anni e  ancora non c’è il vaccino (ricordate la prima ondata?) cosa conviene fare? Due di voi hanno scelto di fermarsi e non c’è niente da dire, ci mancherebbe altro. L’altro meccanismo in gioco – di portata nazionale e non contrastabile con la sola buona volontà di questa o quella associazione - è quello di ridurre il numero dei medici disponibili sul mercato. Il Coronavirus, infatti, da una parte ha finalmente sbloccato i concorsi fermi da anni permettendo a diversi di voi, neospecialisti, di essere assunti con contratti diversi dal SSN (il che non è male), dall’altro ha stimolato la sanità privata a investire di più nei servizi radiologici e ambulatoriali offrendo remunerazioni molto interessanti non solo ai giovani medici, ma anche  ai neopensionati: ancora una volta, c’è poco da dire o da fare. Dispiace semmai che nella società contemporanea la solidarietà e la disponibilità verso il volontariato siano andati scemando per complicate ragioni sociali e culturali (troppo lunghe da spiegare qui) rendendo lo scenario  complicato e difficile: qui si potrebbe fare qualcosa, ma - trattandosi di cultura e economia – in che modo e in quanto tempo? Sia come sia - se consideriamo che il fabbisogno di prevenzione nel nostro Paese non è calato, semmai è cresciuto, come la pandemia ha insegnato drammaticamente - noi non metteremo in soffitta il nostro impegno sociale e nemmeno la speranza, che semmai riponiamo in diverse direzioni: che qualcuno di voi possa dedicare al CoL un po’ più di tempo e addirittura possa persino trovare qualche altro bravo collega disponibile; che nuovi specialistici possano diplomarsi e bussare alla nostra porta; che chi ci ha lasciato (perché no?)  ci ripensi; che chi lavora nel SSN possa farsi autorizzare (come alcuni di voi) all’attività ambulatoriale nel volontariato, come prevede la Legge. Insomma chi l’ha detto che gli imprevisti sono sempre e solo di segno negativo? Chi lo dice, addirittura, che per stare bene – una volta che hai il necessario – occorre per forza avere l’agenda fitta di appuntamenti? Il fatto che siano tanti a dirlo (col ditino rivolto agli altri) e  pochi a farlo cosa cambia?