Anche il 5 per mille - come tantissime altre cose - ha bisogno di buoni esempi. Tanto più quando le firme nella Dichiarazione dei Redditi (com’è il nostro caso nel 2020) si riducono inspiegabilmente, mettendo a rischio gli investimenti soprattutto tecnologici (nuovi pc e nuovo ecografo) per il prossimo anno. Conta molto se ciascuno di noi - dopo aver firmato a favore del CoL (CF 01390680997) -  si impegna a reperire altre firme tra amici, parenti e conoscenti. Come sapete non siamo in grado di investire risorse – specie in questi tempi di pandemia così sofferti per tutti - in campagne pubblicitarie dagli esiti incerti. Il buon esempio può fare, allora, sul serio la differenza. Poiché qualcuno magari ha già in testa un’idea su chi premiare quest’anno, conviene non perdere tempo e spiegare quello che il CoL fa concretamente, a km 0 come si suol dire, da quasi vent’anni: prevenzione, educazione, sostegno psicologico. E lo fa tutti i giorni, chiedendo un contributo economico assai modesto rispetto a tutti gli altri operatori della Sanità della nostra città. La nostra firma, insomma, non basta: serve dichiarare ai quattro venti a vantaggio di chi si è scelto di firmato e per quali buoni motivi. Chi l’anno scorso si è dimenticato di farlo lo faccia ora. Chi ha firmato per qualcun altro quest’anno può scegliere il CoL alternando il proprio sostegno tra quanti lo meritano (CF 01390680997). Tutti sanno che in campo oncologico la pandemia ha ritardato visite e diagnosi precoce, creato liste d’attesa interminabili (ben peggiori delle nostre!), imposto limitazioni inaccettabili ai servizi di diagnosi e cura. La Regione Liguria col Programma Restart ha recentemente deciso (con un finanziamento aggiuntivo e iniziale di 24 milioni di euro al Sistema Sanitario ligure) di rimediare chiedendo aiuto – udite, udite - alla medicina privata. Il CoL intende contribuire a arginare questa crisi in modo completamente diverso, continuando a offrire a tutti in una logica completamente non profit visite tempestive, supporto psicologico e anche educazione alla salute nelle scuole. Occorre dare l’esempio, quindi, e farlo sapere a tutti. In questo caso il silenzio non serve. Addirittura può essere – vista l’aria che tira - controproducente.