INTORNO A NOI di Gulliver
diagnosi precoce dei tumori, assistenza sanitaria, assistenza psicologica ai malati oncologici e ai loro famil

CoL Centro oncologico Ligure diagnosi precoce dei tumori, assistenza sanitaria, assistenza psicologica ai malati oncologici e ai loro famil INTORNO A NOI di Gulliver

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I MATTONI

Il Direttore mi chiede di scrivere qualcosa sul futuro. Mica un compitino facile facile: da tempo pochi pensano o si entusiasmano per quella cosa nebulosa chiamata futuro, detto anche una volta “sol dell’avvenire”. C’è in giro carenza di visionari e utopisti, si vive tutti alla giornata (mica solo i politici), tutt’al più rimpiangendo i bei tempi andati.  Ma perché proprio io devo scrivere sul futuro? Perché tu sei un ottimista nato – dice lui - e ti guardi intorno trovando sempre qualcosa di buono e di esemplare per tutti. Sarà, però oggi - leggendo gli ultimi dati sui ritardi e le furbizie italiche anche in tema di vaccinazioni - mi sento stanco e anche un po’ depresso, come un sacco di gente. In condizioni così, come te lo immagini o te lo inventi il futuro? Come te la costruisci un’altra normalità, diversa da quella vecchia e improponibile di cui Atticus ci parla qui sotto, incavolato nero? A superare giornate come questa mi aiuta  spesso la lettura. Dei libri, certamente, ma bastano a volte i quotidiani. E’ sabato, sono di guardia in ospedale, nessuna chiamata di rilievo, posso sfogliare distrattamente ItaliaOggi, un quotidiano che non la pensa come me, ma che a volte sorprende piacevolmente con notizie o commenti per niente banali. Oggi racconta qualcosa d’incredibile e, come per illuminazione, mi viene il sospetto che il futuro – quali che siano le diverse porte che ce lo apriranno – debba cominciare da qualcosa di inconsueto, impensato e impraticato prima, non importa se piccolo e locale. Leggo allora del sig. Danilo Danna il quale lavora a Mapello, provincia di Bergamo che, come sappiamo, era ed è una delle aree più martoriate dal Covid. E’ amministratore delegato di un’azienda attiva nel settore dell’edilizia sostenibile e crede anche lui nella lettura, al punto da inventarsi un progetto del tutto nuovo: per incentivarla  tra operai e muratori ha deciso di donare un buono d’acquisto del valore di 100 euro a ogni dipendente che legge un libro a sua scelta, ne prepara una scheda  riassuntiva e la presenta ai colleghi nelle due riunioni dedicate ogni mese in azienda. Il successo dell’iniziativa, denominata Book Club, è stato completo, anche perché il premio raddoppia e triplica nelle presentazioni successive e cresce ancor di più se il tutto viene fatto in lingua inglese. Incredibile, no? Non è un film di Frank Capra e nemmeno parliamo della Olivetti negli anni del boom. La ditta si chiama Vanoncini Spa e per prima ha lanciato in Italia una scuola di edilizia sostenibile che solo nel 2020 ha visto più di mille partecipanti. Come dire: non conta solo la lettura (che per stanchezza o pigrizia mettiamo troppo spesso da parte), ma anche la formazione. Sarà un caso, ma l’anno - tra i più drammatici del Dopoguerra - si è chiuso con un fatturato di 28 milioni di euro e una crescita del 10% sull’esercizio precedente. Allora, caro Direttore, non ho un’idea chiarissima del futuro, ma sono convinto che può nascere e svilupparsi solo dalla testa e dalle mani di persone così. Sono loro i mattoni che servono.