SE IL VACCINO C’É, COSA MANCA?
diagnosi precoce dei tumori, assistenza sanitaria, assistenza psicologica ai malati oncologici e ai loro famil

CoL Centro oncologico Ligure diagnosi precoce dei tumori, assistenza sanitaria, assistenza psicologica ai malati oncologici e ai loro famil SE IL VACCINO C’É, COSA MANCA?

SE IL VACCINO C’É, COSA MANCA?

I vaccini sono finalmente arrivati: non uno, ma al momento tre, se si escludono – per il mercato occidentale - quelli di produzione russa e cinese. Industria e ricerca hanno lavorato durissimamente di comune accordo, mettendo in gioco intelligenza, creatività, risorse umane e economiche a non finire. Il risultato scientifico è stato raggiunto in meno di un anno (è la prima volta nella storia), subito ratificato da molta parte della comunità scientifica, dalle autorità sanitarie (comprese le Agenzie registrative) e, naturalmente dai Governi che stanno comprando e prenotando a più non posso. I vaccini sono giudicati efficaci (per ridurre almeno l’incidenza delle forme gravi) e sicuri, anche se molti dettagli ancora mancano e ci vorrà tempo per disporne. Non solo: la macchina organizzativa sanitaria per acquisire, conservare e somministrare correttamente i vaccini è partita anche in Italia raggiungendo numeri al momento di eccellenza. Tutto bene, allora? Bene, certo, a condizione che gli ulteriori approvvigionamenti siano adeguati, i tempi rispettati e i soggetti vaccinati continuino a crescere, comprendendo fasce sempre più ampie di popolazione, non solo gli operatori sanitari, le forze dell’ordine e i soggetti a rischio (anziani, malati cronici ecc.). Quanto tempo ci vorrà per raggiungere la famosa immunità di gregge? Basteranno sei-otto mesi? La recentissima lezione del vaccino antiinfluenzale (moltissimi gli illusi, pochi i premiati) è un segnale d’allarme non da poco. Occorre, tuttavia, mantenere calma e ordine, confermando fiducia nelle autorità sanitarie. D’altra parte sarebbe un errore considerare – come fanno in molti, per interessi diversi - i vaccini (che pure sono preziosi e irrinunciabili) la soluzione definitiva. A cambiare la storia del mondo sono stati l’acqua e il sapone, prima ancora degli antibiotici e degli stessi vaccini. Quelli anticovid rappresentano un miracolo scientifico e tecnologico, ma da soli non potranno cambiare la storia di questa immane tragedia mondiale. Tutti i problemi sociali, economici e sanitari che hanno favorito e sostengono tuttora la pandemia sono ancora lì: dalla miseria all’ignoranza, dal clima sottosopra all’ingiustizia, dalle malattie croniche all’informazione inquinata. Quanto agli irresponsabili, alle teste matte e ai furbacchioni d’ogni sorta, essi continuano a girare per il mondo come se niente fosse, Italia compresa. In particolare sovranisti e negazionisti non sono quattro gatti. Tutto questo per sottolineare che siamo solo all’inizio di un processo lungo e complesso. Credere nei miracoli e in quelli che li fanno può solo causare altri guai. Le soluzioni devono essere tante e tutti devono contribuire, senza aspettarsi la pappa fatta o l’anticorpo bell’e pronto. Ci vorrà tutto il 2021, dice il grande Anthony Fauci che non è un virologo dell’ultima ora. Intanto, per favore, non dimentichiamo mascherine, gel e distanziamento. Al CoL facciamo così.