INTORNO A NOI di Gulliver
diagnosi precoce dei tumori, assistenza sanitaria, assistenza psicologica ai malati oncologici e ai loro famil

CoL Centro oncologico Ligure diagnosi precoce dei tumori, assistenza sanitaria, assistenza psicologica ai malati oncologici e ai loro famil INTORNO A NOI di Gulliver

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NIENTE DI PIÙ

Nella vita è bene indossare maschere? E’ una faccenda filosofica molto dibattuta e alquanto scivolosa. Per alcuni la maschera esprime camuffamento, rifiuto o paura dell’autenticità, quindi è un’abitudine che va condannata e evitata in ogni modo (ricordate il teatro di Pirandello?). Per altri, essendo la vita ingannevole e pericolosa, indossando una o più maschere ci si può difendere o addirittura attrezzare meglio ad affrontare i mille tranelli e dolori di ogni giorno: non è, perciò, un’abitudine ipocrita, semmai una grande furbata e poi chi pensa di essere “tutto d’un pezzo” si sbaglia di grosso, dal momento che siamo tutti indistintamente fragili, sfaccettati o - come dicono certi psicologi – multidimensionali. Se hanno ragione questi ultimi, dove sarebbe allora il problema? Si tratta di argomenti molto interessanti, ma diciamo la verità: nel caso della pandemia da Coronavirus, serve davvero chiamare in causa i grandi sistemi? Si tratta infatti di situazioni che sono – malgrado le terribili conseguenze a tutti note -  più terra terra interessando in prima istanza igiene, microbiologia e organizzazione sanitaria. Occorre solo parlare – ma in scienza e coscienza, coi dati alla mano – di un virus abbastanza fragile che diffonde benissimo per via aerea, amando molto gli assembramenti e gli abbracci, per il quale non vi sono al momento né vaccini né terapie specifiche. Si stanno per fortuna imparando un bel po’ di cose su questo microrganismo spesso mortale per le persone più fragili, ma la più concreta è che le mascherine servono parecchio a frenarne la diffusione. Questo dicono le numerose ricerche cliniche e epidemiologiche finora pubblicate sulle maggiori riviste scientifiche. Stop. Perché ignorarlo? Perché negare le evidenze o interpretarle in modo delirante e paranoico? Perché impelagarsi in polemiche che derivano spesso da motivazioni per niente scientifiche? Perchè opporsi ai necessari provvedimenti di sanità pubblica ringhiando, urlando o strappandosi i capelli in piazza? Sarò banale e forse un po’ sempliciotto, ma essendo abituato a occuparmi tutti i giorni di salute, malati e malanni spesso prevenibili mi sono fatto l’idea che le mascherine chirurgiche – per quanto non infallibili, come del resto ogni cosa o azione nella vita – siano un dono di Dio. E che garantirne la costante e adeguata fornitura (senza dimenticare il costo, che deve essere equo) rappresenti una priorità sanitaria, così come il distanziamento ragionevole tra persone e l’uso regolare del gel igienizzante per le mani. Penso tutto questo non per ideologia, cattiveria o diabolici  interessi, ma semplicemente per esperienza, studio e cura delle persone. Niente di più. Faccio male?