INTORNO A NOI di Gulliver
diagnosi precoce dei tumori, assistenza sanitaria, assistenza psicologica ai malati oncologici e ai loro famil

CoL Centro oncologico Ligure diagnosi precoce dei tumori, assistenza sanitaria, assistenza psicologica ai malati oncologici e ai loro famil INTORNO A NOI di Gulliver

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LA MASCHERINA

Un brutto giorno, accade una cosa incredibile: tutti perdono la vista senza un perchè. Scatta il panico, pietà e rispetto scompaiono. Dovendo sopravvivere, indifferenza ed egoismo annullano ogni capacità di vedere e distinguere: nel buio della ragione, vince la logica del “tutti contro tutti”. E’ questa la trama di “Cecità”, romanzo scritto dal portoghese Josè Saramago, premio Nobel, nel lontano 1995. Come mai viene in mente una storia così strampalata e remota? Non abbiamo altri problemi noi, una diversa attualità? A dire il vero, c’è un Paese lontano e misterioso dov’è esplosa  un’epidemia causata da un virus finora sconosciuto. Laggiù vivono musi gialli che lavorano e si spostano in continuazione: fregandosene di tutto e di tutti, possono esportare senza limiti merci e virus. E’ normale che  ora si  diffondano a macchia d’olio paura e diffidenza. Come già in passato, qualcuno volentieri li caccerebbe in mare tutti quanti. Magari in compagnia dei  tanti immigrati che vengono qui – secondo alcuni - per rubarci lavoro e  tranquillità. Un unico pacco di sola andata  e – in questa discutibile visione del mondo -  a fin di bene. Per fortuna qualcun’altro non è d’accordo. Il Presidente Mattarella, ad esempio, non ci ha pensato due volte a incontrare una scuola romana affollata di bimbi cinesi: perché non ha la mascherina? Non ha paura di infettarsi? E’ più cieco di noi o vede le cose diversamente? Cambiamo scenario e protagonisti. Andiamo a  Campomorone, dietro l’angolo, dove  vive Sentiliana, una giovane albanese di 27 anni, senza permesso di soggiorno. Andrebbe buttata a mare anche lei  secondo quelli là,  invece gli abitanti, capitanati dal Sindaco, hanno chiesto alla Prefettura di applicare a favore di lei un decreto del 2018 voluto dall’allora ministro degli Interni Salvini: serve alla comunità. Cosa fa di così speciale, Sentiliana? Come volontaria accudisce da un anno Valeria, 43 anni, che è malata di Sla e senza forze non può badare a se stessa. Ne hanno scritto i giornali. Addirittura Tito Boeri, già a capo dell’INPS, ha spiegato su Repubblica  che non si può parlare correttamente di immigrazione, regolarizzazione del lavoro nero o grigio e espulsioni senza avere chiari i termini della “non autosufficienza” in Italia che è problema ben più grande del Coronavirus: aumentano sempre di più nel nostro Paese gli anziani e i malati che per tumori o malattie tipo Alzheimer, Sla, sclerosi multipla ecc.  necessitano di accudimento continuo. Si tratta di italiani che, per complesse ragioni, possono essere assistiti solo grazie al lavoro di extracomunitari che spesso sono irregolari. Si tratta, allora, di riconoscere il loro ruolo essenziale  e introdurre norme precise per distinguere e sanare situazioni ingiuste per loro e dannose per le comunità dove servono. Insomma le cose, come spesso accade, sono un po’ più complicate e - ha ragione Saramago - non possiamo chiudere gli occhi. E nemmeno coprirceli, vista l’attualità, con una mascherina.