LA META’ PIENA di Atticus
diagnosi precoce dei tumori, assistenza sanitaria, assistenza psicologica ai malati oncologici e ai loro famil

CoL Centro oncologico Ligure diagnosi precoce dei tumori, assistenza sanitaria, assistenza psicologica ai malati oncologici e ai loro famil LA META’ PIENA di Atticus

LA META’ PIENA di Atticus

UN NATALE ALLA VOLTA

 

Luisa mi ha sorriso, stamattina. Non lo faceva da un po’. E con la mano sinistra mi ha salutato. Così mi sono emozionato, perché non me lo aspettavo. Da un po’ era via, Luisa, e non mi parlava e nemmeno mi guardava, s’è per quello. La verità è che era da un’altra parte, pur occupando sempre lo stesso letto, della stessa corsia, del solito ospedale. Non pensavo che si riprendesse dal coma, per via della malattia e delle complicanze. E invece mi sbagliavo: eccola che sorride e dice ciao. Non servono le parole così faccio la sola cosa che ha senso, questa mattina: mi avvicino e le accarezzo la guancia e domani è un altro giorno. Continuo il giro in corsia e a sorridermi ora è Maria che è arrivata dal Pronto Soccorso perché respirava male. Non è stato difficile fare la diagnosi, visto che frequenta il fumo da troppo tempo. Difficile era sperare che reagisse bene alle cure, tutte in salita. E, invece, forse perché è un Capricorno e quelle così non mollano mai, oggi la trovo seduta bene, con un bel raggio di sole che illumina gli occhi castani, incredibilmente vivaci. Racconta i suoi progressi:  ieri è riuscita a stare un po’ senza ossigeno, domani farà un po’ di radio, poi ci sarà altro, una cosa alla volta. Le ho detto che sembrava la sorella bella di quell’altra che avevamo ricoverato in urgenza, con gli occhi spaventati e i capelli qua e là. Lei è contenta ora e dice che  va bene. Mi sembra di vedere un film di fantasia, con un’allegria a cui sono poco abituato. E, invece, non è finita perché è Antonio a stupirmi: ha una cannula per far passare l’aria e  può alimentarsi da una sacca grazie a un trucchetto dei chirurghi e finalmente inghiotte senza problemi il ghiaccio sciolto che la moglie porta da casa. Oggi è allegro, Antonio, perché è il suo compleanno e la moglie vuole festeggiarlo con la torta e i dolci della famosa pasticceria e il moscato di rito: tutti col bicchiere in mano a dire auguri. Antonio col cucchiaino si gusta la crema del bignè e non sta nella pelle e mi  ricorda che la moto d’epoca è sempre a disposizione di mio figlio, quando vuole fare un giro. E il mio giro, invece, finisce così oggi, mentre guardo questa moglie innamorata da quasi quarant’anni mentre scioglie il ghiaccio portato da casa.  Come riuscirò a raccontare tutto questo? Penso che sta arrivando Natale, anzi è già iniziato. Un po’ alla volta.

PS I nomi sono tutti inventati, naturalmente, i fatti no.