Mette allegria, non solo armonia, l’Angelo di quest’anno, sempre in forma di elegante tondo di ceramica. Mette allegria a chi lo propone, a chi lo chiede, persino alle volontarie che ne preparano la confezione con tanta pazienza, stando insieme qualche ora in viale Sauli. La cosa ci fa piacere, come pure l’idea che la prevenzione possa e debba essere una cosa allegra: non solo una strategia un po’ lagnosa e sofferta  (come recitano in tanti) di evitamento o allontanamento dalle malattie, dai fattori di rischio e dai comportamenti che le favoriscono. Ma anche una strategia di avvicinamento ai comportamenti e alle scelte dello stare e del volersi bene, come ad esempio quella del movimento, di cui tanto abbiamo parlato nell’ultima Newsletter. Se, come abbiamo scritto, non ci si salva da soli, - pensiamo al cataclisma climatico che allarma e sovverte il mondo intero - cosa c’è di più accogliente, motivante e efficace dell’allegria? Per alcuni medici e ricercatori l’allegria allunga persino la vita, ma se anche così non fosse di certo la scalda. Cosa c’è di più bello? L’Angelo, insomma, può innescare tutti questi meccanismi, anche se non ci pensiamo, ed il risultato finale è comunque positivo e confortante: chi chiede due tondi, chi quattro per poterli regalare a più persone, chi li porta in questo o in quel negozio “in conto vendita” ben sapendo che non ci sarà bisogno di fare il giro di ritorno per recuperare “gli invenduti”, perché gli angeli quest’anno andranno venduti tutti. Il bello è che tutto questo funziona non solo perché siamo a Natale e sotto l’albero siamo tutti più buoni. Funziona soprattutto per la bellezza della creazione che Federica Porro ha disegnato e ci ha donato per il Natale e per ogni occasione che i nostri soci, amici e sostenitori vorranno festeggiare con un Angelo così, di allegria. Vanno bene compleanni, battesimi e tutti i riti religiosi o laici, purchè improntati a quello spirito lì: viva l’armonia, viva l’allegria, viva la salute.