VOLONTARI: BELLO IL CORSO DI AGGIORNAMENTO
diagnosi precoce dei tumori, assistenza sanitaria, assistenza psicologica ai malati oncologici e ai loro famil

CoL Centro oncologico Ligure diagnosi precoce dei tumori, assistenza sanitaria, assistenza psicologica ai malati oncologici e ai loro famil VOLONTARI: BELLO IL CORSO DI AGGIORNAMENTO

VOLONTARI: BELLO IL CORSO DI AGGIORNAMENTO

I corsi di aggiornamento non sono fatti per gente che sta seduta, cioè immobile sulla propria sedia, e soprattutto  nelle proprie convinzioni. Anche i corsi di aggiornamento per volontari sono così: funzionano se chi partecipa è disposto a parlare ed ascoltare, accogliendo le ragioni e le critiche degli altri se  presentate garbatamente. Beh, il nostro corso svoltosi sabato 9 novembre dalle 9.00 alle 16.30 al Quadrilatero di via Malta 4 è andato proprio in quel modo lì. Ci sono stati gli interventi di Guglielmo, Domenico e di tutto lo Staff che hanno messo a fuoco i problemi comunicazionali (sottolineato il ruolo decisivo, anche se trascurato,  del linguaggio non verbale)  e quelli procedurali che spesso intralciano, malgrado le buone intenzioni, il lavoro di questo o quel volontario (sottolineata, ad esempio, la differenza tra lo sbaglio e l’errore). Ma soprattutto hanno parlato tutti, letteralmente tutti, i volontari presenti (una quarantina o giù di lì) che non hanno nascosto il proprio disagio nei confronti sia di certi soci che vogliono solo servizi a basso prezzo ignorando tutto il resto (persino la buona educazione, a volte), sia nei confronti di altri volontari che s’impegnano sì e no, vivacchiando a volte sulle spalle di altri, come se il volontariato scelto consapevolmente non fosse una cosa seria e impegnativa. Alla fine è risultato a tutti chiaro che non basta dire a se stessi “io sono il CoL e il CoL è casa mia” ritrovando un senso di appartenenza e familiarità (parola usata da molti) che col tempo può appannarsi, ma occorra piuttosto dichiarare “noi siamo il CoL e questa è casa nostra”. Perché – questa è la ragione – solo sentendosi gruppo (cioè gruppo di lavoro e di intenti) si può durare e fare la differenza: i battitori liberi saranno anche bravi, ma non costruiscono cose e soprattutto relazioni durature. Per questo può succedere che, pur avendo mille ragioni, a volte sia preferibile fare un passo indietro: non perché si debba rinunciare ai propri argomenti (che vanno presentati e discussi apertamente in ogni occasione di confronto costruttivo), ma semplicemente perché la tenuta del gruppo (dove siamo tanti e diversi e con problemi a volte non piccoli, né facilmente raccontabili) e dell’associazione sono più importanti. Insomma, di movimento ce n’è stato tanto al nostro corso, non di gambe quanto nella testa e nel cuore di ciascuno dei partecipanti, con momenti di confidenza e commozione come forse non si erano vai visti nelle precedenti occasioni: “Si è sentita subito l’energia giusta”  ha detto il Vice presidente, non facile lui stesso a aprirsi tanto. A concludere i lavori è toccato all’avv. Filippo Marcenaro che ha rinnovato l’attenzione di tutti su aspetti cruciali della privacy che meritano di essere ogni tanto ripassati e aggiornati. A proposito, s’è commosso anche lui (e la privacy non c’entra).