PER COMUNICARE: IL CORSO A GENNAIO (1° ANNUNCIO)
diagnosi precoce dei tumori, assistenza sanitaria, assistenza psicologica ai malati oncologici e ai loro famil

CoL Centro oncologico Ligure diagnosi precoce dei tumori, assistenza sanitaria, assistenza psicologica ai malati oncologici e ai loro famil PER COMUNICARE: IL CORSO A GENNAIO (1° ANNUNCIO)

PER COMUNICARE: IL CORSO A GENNAIO (1° ANNUNCIO)

Fossimo perfetti, non avremmo certo bisogno di aprire la bocca per farci capire dagli altri. O di aprire le orecchie per capire loro. E se qualcosa volessimo dire con le parole, si tratterebbe sempre di messaggi chiari, diretti e tempestivi: niente di contorto o riportato o ritardato, come di solito avviene. E sicuramente eviteremmo di interpretare nella maniera più astrusa e malevola quello ci viene detto nel modo anche più banale: sentendoci dire “buongiorno, caro”, ad esempio, non cominceremmo a pensare “mi sta prendendo in giro? cosa vuole da me? perché dice caro a me e non a suo fratello?”. Forti della perfezione comunicazionale, se ci chiedessero: “perché non mi hai cercato come d’accordo?” non risponderemmo “non volevo disturbare” (si tratta di una distorsione bell’e buona!). E se la domanda furbetta fosse: “vuoi stare bene o avere ragione?” non cadremmo nel tranello rispondendo scioccamente “voglio stare bene” perché i veri esperti sanno che quasi tutti preferiamo avere ragione sempre e comunque. Non solo in politica, ma anche nel lavoro e soprattutto in famiglia: se scoppia una lite anche per futili motivi, quante volte si va avanti fino alle parole grosse, astiose o bagnate di lacrime (del rivale possibilmente)? La comunicazione resta una faccenda terribilmente complessa: ne parlano tutti (per lo più a sproposito),  né si contano i libri dedicati all’argomento né i professionisti che la vogliono insegnare per qualche migliaio di euro.  Pochi però la sanno fare, chiarendo che è innanzi tutto una faccenda di obiettivi: cosa voglio veramente quando comunico? Farmi comprendere o solo dire quel che devo, fregandomene se non mi ascoltano o non mi intendono? O addirittura voglio solo sfogarmi? I medici, tanto per dire, sono tra i peggiori o, se volete, tra i più rudimentali: dove occorre delicatezza, misura e magari una pausa di silenzio, riescono a fare esattamente il contrario. Con effetti disastrosi, che producono contenziosi legali e medicina difensiva. Ma dalla perfezione, anche in questo campo, siamo lontanissimi tutti: impiegati, baristi, volontari, pensionati, manager, infermieri, assessori, magazzinieri, informatici e persino psicologi (Freud ci perdoni). Per questo proponiamo di nuovo il nostro Corso di Comunicazione (sempre molto apprezzato) basato sul modello pragmatico della PNL (Programmazione Neuro-linguistica). Tenuto dal nostro Presidente, si svolgerà come sempre in full immersion in due week-end successivi: 18-19 e 25-26 gennaio (il sabato dalle 9.00 alle 17.00, la domenica dalle 9.00 alle 13.00). La sede sarà scelta in base al numero degli interessati. Necessaria l’iscrizione al CoL e una piccola quota di solidarietà. Per informazioni guglielmo.valenti@colge.org. Possono partecipare anche coloro che di corsi ne hanno già fatti, ma sanno che s’impara solo ripetendo, chiarendo, riscoprendo con umiltà. Astenersi, s’intende,  perfetti e perfezionisti.