INTORNO A NOI di Gulliver
diagnosi precoce dei tumori, assistenza sanitaria, assistenza psicologica ai malati oncologici e ai loro famil

CoL Centro oncologico Ligure diagnosi precoce dei tumori, assistenza sanitaria, assistenza psicologica ai malati oncologici e ai loro famil INTORNO A NOI di Gulliver

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NELLA STESSA SQUADRA

E’ sempre stato un personaggio. E può piacere come no, Sinisa Mihajlovic. Grande giocatore, veloce e imprevedibile. Allenatore severo, impulsivo, dai modi poco raffinati. Il 13 luglio – poco prima di andare in ritiro con la sua squadra, il Bologna - convoca all’improvviso una conferenza stampa per dare una notizia che lo riguarda: la sua prima febbre in quarant’anni, gli esami del sangue, le visite degli specialisti, la sentenza. Si tratta di leucemia acuta, una malattia grave, una salita ripidissima. La franchezza e la determinazione nel rivelare senza giochi di parole le sue vicende più intime e dolorose hanno colpito e commosso tutti. Mihajlovic è un allenatore, è un uomo pubblico in un Paese che vive di calcio, è una figura di grande personalità in un mondo di chiacchiere e stili spesso discutibili. Non ha accettato che fossero altri a diffondere voci, indiscrezioni, mezze verità. Così i giornalisti li ha chiamati lui, si è raccontato e non ha nascosto le lacrime. “La malattia la rispetto – ha detto con grande intelligenza- ma la vincerò guardandola negli occhi” Il cancro ha forza, lo sappiamo tutti, ma anche lui ne ha. Come la ricerca che va avanti nonostante i finanziamenti al contagocce. Come i medici del Sant’Orsola di Bologna che lo hanno in cura. Come la sua famiglia che sta dimostrando una verità antica, ultimamente un po’ sottovalutata: la famiglia è una medicina essenziale. E poi il colpo di scena: Sinisa va in panchina, accanto alla sua squadra, che non ha lasciato mai grazie ai miracoli della tecnologia, anche in ospedale, durante la chemio (anche lei può farli, i miracoli). Eccolo come sempre  a gridare e spronare i suoi ragazzi, questa volta col cappellino che dice tutto sulla forza ancora indiscriminata dei farmaci e quel cerotto alla base del collo su cui si potrebbe dire tanto, se fosse necessario. Sono state scritte molte parole su questa vicenda, ma le più belle, per niente scontate - perché la paura rende spesso egoisti e dopo si vuole dimenticare tutto, a volte (sembra impossibile) anche  la solidarietà-  vengono da Parma: “Ci sono partite in cui si è tutti nella stessa squadra. Questa è una di quelle, la più importante. #ForzaSinisa. Tutto il Parma Calcio è con te.” Anche noi con lui e con tutti gli altri.