INTORNO A NOI di Gulliver
diagnosi precoce dei tumori, assistenza sanitaria, assistenza psicologica ai malati oncologici e ai loro famil

CoL Centro oncologico Ligure diagnosi precoce dei tumori, assistenza sanitaria, assistenza psicologica ai malati oncologici e ai loro famil INTORNO A NOI di Gulliver

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LA TERAPIA

La vicenda l’avrete sentita o letta da qualche parte, più o meno tutti. A maggio fallisce dopo molte tribolazioni la Melegatti, storica azienda dolciaria veronese. Tutti a casa, niente lavoro, un futuro incerto dopo mesi di ansia. Anche lì, come dalle nostre parti, un anno orribile. Non tutti si rassegnano, però. Due dipendenti decidono di fare una cosa non richiesta, non dovuta e nemmeno pagata, essendo rimasti senza stipendio, come tutti gli altri: va a capire perché (furbizia o responsabilità?), decidono di tenere in vita il lievito madre, quel magico impasto di acqua e farina, fermentato da misteriosi microrganismi, che viene usato per portare a lievitazione naturale i prodotti da forno garantendo sapore e digeribilità. E’ una cosa viva e vitale, quell’impasto lì, esiste da 124 anni e richiede cure quotidiane: perderlo significa far morire una ricetta unica compromettendo ogni possibile progetto di rinascita della Melegatti. Così Matteo e Davide – questi i nomi dei due dipendenti -  volontariamente e sapientemente si danno il cambio per tenerlo vivo e quando alla fine nuovi imprenditori rimettono in campo il marchio è possibile, avendo preservato il lievito madre, riprendere la produzione di pandori e panettoni. Come se niente fosse, verrebbe da dire. In realtà si tratta di una piccola grande storia italiana che parla di buona volontà e fiducia in tempi in cui sembrano smarrite entrambe. Ha fatto il giro del mondo, meritatamente. Sarebbe bello che facesse il giro anche delle nostre comunità sempre più arrabbiate e chiuse in se stesse. Il mese scorso parlavamo di colibrì, veri e figurati, per ricordare che ci sono tra noi persone oneste e affidabili le quali, mentre tutto barcolla, fanno la loro parte. Pensando a loro, si comprende un po’ meno lo strabismo, la cecità o anche solo la miopia di chi non sa vedere o mettere a fuoco. Sembra che i più facciano il contrario? Stiamo guardando, forse,  nella direzione sbagliata. Per curare la vista cercavamo un collirio, il mese scorso. Seguendo Matteo e Davide abbiamo, invece, trovato una terapia diversa, il lievito. Chi l’avrebbe detto?