INTORNO A NOI di Gulliver
diagnosi precoce dei tumori, assistenza sanitaria, assistenza psicologica ai malati oncologici e ai loro famil

CoL Centro oncologico Ligure diagnosi precoce dei tumori, assistenza sanitaria, assistenza psicologica ai malati oncologici e ai loro famil INTORNO A NOI di Gulliver

INTORNO A NOI di Gulliver

I VENERDI’ DI GRETA

“Non voglio le vostre speranze, voglio che abbiate le mie paure”. Tosta la ragazza svedese con le treccine, Greta Thunberg. Che ha paura per il futuro del mondo a causa delle politiche industriali che causano quotidiani  sconvolgimenti climatici. Però non ha paura di dire quello che pensa. Per questo, anche se soffre di una forma particolare di autismo (“parlo solo quando ho qualcosa da dire”) si è fatta sentire eccome, da quel 20 agosto 2018 quando decise, dopo una serie di gravi incidenti climatici verificatisi nel suo Paese, di iniziare uno sciopero: tutti i venerdì, anzichè andare a scuola, sta seduta davanti al Parlamento svedese coi suoi bei cartelli a difesa del clima. E’ nato così quel movimento giovanile “FridaysforFuture” che sta facendo parlare di sé come non accadeva da decenni. E che ha celebrato il suo successo il 15 marzo scorso,  in occasione del Global Climate Strike, il prima sciopero mondiale per il clima. “Non possiamo essere noi giovani – dice Greta - a salvare il pianeta: non c’è abbastanza tempo. Tocca agli adulti intervenire. E devono farlo ora”. Allo sciopero hanno aderito movimenti di 123 Paesi diversi, con manifestazioni in  2052 città ai quattro angoli del pianeta. L’Italia, con 235 raduni organizzati, è stato il Paese più attivo. I numeri parlano, eccome. Presi globalmente, cantano addirittura e possono essere un buon punto di partenza per il cambiamento. Certo, dice bene Atticus: i buoni sentimenti da soli non bastano, occorre studiare  e fare la propria parte tutti i giorni a casa e sotto casa, in tavola e nel quartiere, coi manifesti, ma anche coi comportamenti che richiedono faticosa coerenza. Però la ragazzina con le treccine ci voleva proprio, a insistere che mentre sta bruciando la nostra casa si fa poco sui combustibili fossili, il sistema produttivo squilibrato,  gli interessi in gioco. Ha il viso imbronciato, Greta, poco televisivo, forse poco simpatico, ma cosa c’è da ridere? Dite di amare i vostri figli, provoca lei, ma cosa fate sul serio per il loro futuro? A causa dell’inquinamento, secondo l’ONU, si contano nove milioni di morti l’anno. Con meno carne a tavola e meno plastica in mare si avrebbero benefici per 54mila miliardi di dollari. A causa di alluvioni e siccità nel 2016 le persone in fuga nel mondo (i cosiddetti profughi ambientali) sono state 24 milioni, il triplo rispetto ai profughi di guerra. Per questo Greta - così ha promesso - tutti i venerdì starà seduta davanti al Parlamento, finchè  le emissioni di gas serra non scenderanno. Anche se i suoi genitori non fanno i salti di gioia. Anche se giornalisti, opinionisti, politici la osannano o la criticano sempre di più. “Abbiamo bisogno di persone che pensino fuori dagli schemi, di prenderci cura l’uno dell’altro e di abbracciare le nostre differenze”. Così ha scritto Greta il 2 aprile, in occasione della giornata mondiale sulla sindrome di Asperger di cui soffre, sul suo profilo Facebook. Per una volta almeno, nulla in contrario, viva Facebook.