I VOLONTARI SONO MANI
diagnosi precoce dei tumori, assistenza sanitaria, assistenza psicologica ai malati oncologici e ai loro famil

CoL Centro oncologico Ligure diagnosi precoce dei tumori, assistenza sanitaria, assistenza psicologica ai malati oncologici e ai loro famil I VOLONTARI SONO MANI

I VOLONTARI SONO MANI

L’avevate notata, sì o no? E vi era piaciuta? L’abbiamo già pubblicata in Newsletter senza commentarla, ma questa immagine delI’albero, che per noi rappresenta il volontariato, ci sembra bellissima e rende bene l’idea: i volontari sono tante mani e tutte diverse per colore, dimensione e collocazione. E mani diverse possono fare tante cose diverse e, quindi, nel complesso, rendere un’associazione (la nostra, ad esempio) più efficace ed efficiente (si direbbe così, se fossimo un’azienda). Le mani aiutano gli altri, naturalmente (anche quelli a cui tutto è dovuto e non ti dicono mai grazie, non importa), ma si aiutano anche tra di loro. E anche questo aspetto ci sembra molto significativo perché non si può essere sempre perfetti (nemmeno noi, per esempio) e a volte fa piacere appoggiarsi ad  una mano amica quando la tua è stanca. E cosa dire dell’immagine nel suo complesso? Quest’ albero  suscita confidenza e fiducia e si capisce perfettamente (anche se non si vedono)  che ha buone e solide radici perché le mani sono tante e ben nutrite e non c’è niente di casuale in questa bella forma (le forme dicono tantissimo e si imparano a conoscere ed apprezzare, fra l’altro, proprio nei corsi di comunicazione, tipo i nostri, ad esempio). Se il ragionamento fila perfettamente, senza forzature e giochi di parole, sembra naturale e bello immaginare di farvi parte. Per chi scrive di certo è così, ma per chi ci legge e non ha mai fatto volontariato (magari ha qualche esitazione o perplessità) che effetto fa? Una buona idea potrebbe essere quella di suonare alla porta di questa o quell’associazione. Oppure, meglio ancora, dare una telefonata al CoL (345.2294494) chiedendo di  Maria Angela per un appuntamento  e poi incontrarsi per due chiacchiere. E da cosa nasce cosa, si sa: ci si stringe la mano (sempre di mani si tratta), ci si scambia qualche domanda e risposta, si stuzzicano curiosità, fantasia, voglia di sperimentare (perché no?) e alla fine, volendo, ci si mette alla prova, poco per volta. “D’accordo, inizio domani o dopo, se mi aiuti a imparare”. Se la cosa funziona (perché non dovrebbe?) nasce una nuova volontaria (o un nuovo volontario) del CoL. Apparentemente non succede nulla di trascendentale, solo che ora l’albero, il nostro, ha una foglia in più, un colore in più e anche più senso. In altre parole, è più bello. L’unione fa la forza, dicono, ma a pensarci bene forse fa molto di più: fa bellezza.