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UCCELLACCI E UCCELLINI
Magari fossimo come loro. I colibrì sono belli da vedere per come ce la mettono tutta non mollando mai, esemplari al punto che spesso, al confronto, sfiguriamo e dobbiamo consolarci dicendo che ‘chi vuole stare coi piedi per terra tutto può fare, dai, meno che il colibrì’. Sembra un discorso campato per aria? Il fatto è che le osserviamo poco, quelle creaturine sempre in moto. Il nostro sguardo – per complicate ragioni che fanno la fortuna, ad esempio, delle fake news e delle tv-spazzatura - viene attirato per lo più da volatili diversi, uccellacci e uccellini d’ogni sorta (tornano alla mente quelli del film con Totò), che da tempo ormai attirano l’attenzione di tutti i media per come fanno e disfano ogni conversazione o progetto, dicendo una cosa e dopo poco l’opposto, tanto non importa e poi a manipolare basta niente, si sa. Mica bisogna faticare a trovarli - in ogni campo - questi pennuti litigiosi e inconcludenti. Gufi, pappagalli, pavoni, avvoltoi, gallinacci vari, li vediamo ogni giorno dare forma a decreti, palinsesti, pianificazioni e persino programmi non profit, ma con una caratteristica costante: sono senza capo né coda, soprattutto senza umanità e coerenza. Non di rado – ad essere onesti - danno concretezza a brutti pensieri e tentazioni che purtroppo, da qualche parte, stanno nascosti anche dentro di noi che non siamo perfetti e frequentiamo, come tutti, i posti di lavoro, i negozi, le strade, gli ospedali, gli autobus e, naturalmente, le cabine elettorali. E’ un po’ complicata questa faccenda di chi fa il colibrì e chi no, soprattutto di quando lo fa di più o di meno. Faccenda complicata e, come avete intuito, forse un po’ scomoda. Sta a vedere che, risfogliando il calendario dell’anno ormai agli sgoccioli, non sono poi così affollati i periodi, i giorni o addirittura gli attimi in cui abbiamo avuto attitudini e gesti da veri colibrì. Siamo stati uccellacci e uccellini indifferenti pure noi? Più del previsto o del necessario? Non migliori di quelli che di solito critichiamo o ignoriamo? Le dita che stanno scrivendo appartengono per caso, anche loro, a qualcuno di quei volatili antipatici e criticoni? Nel dubbio, meglio scendere dal trespolo e dare un chiamo a quel buonista di Gulliver per una pizzata: ogni tanto, specie prima di Natale, fare il punto della situazione non guasta. Sai che noia, se no.