LA META’ PIENA di Atticus
diagnosi precoce dei tumori, assistenza sanitaria, assistenza psicologica ai malati oncologici e ai loro famil

CoL Centro oncologico Ligure diagnosi precoce dei tumori, assistenza sanitaria, assistenza psicologica ai malati oncologici e ai loro famil LA META’ PIENA di Atticus

LA META’ PIENA di Atticus

L’ENERGIA DI UNO O DI TUTTI?

Le pubblicità dell’Enel sono tra le più belle. Parlano di energia, che è un concetto matematico del tutto astratto, ma riescono ogni volta, magicamente, a dargli corpo e forma quasi poetica. Sia chiaro, non sono gli unici. Di energia si parla continuamente, spesso banalmente. Sappiamo che assume tante forme, che è cruciale non solo per stare bene (quando saltiamo di gioia, ad esempio, ne siamo pieni!), ma soprattutto per formulare teorie fondamentali. Sappiamo addirittura che non si può creare né distruggere, il che metaforicamente disturba non poco le nostre narrazioni quotidiane su fatica, stress e batteria cantando. A dire il vero i fisici non sanno ancora bene cosa sia, però sanno bene come agisce e in che modo si può manipolare. E qui, a spiegarlo a noi grande pubblico, arriva, afagiolo, l’ultima campagna pubblicitaria creata per Enel da una prestigiosa agenzia inglese piena, guarda caso, di talenti italiani. Con immagini, testi e musiche davvero ispirati Enel ci spiega quante cose sa fare con l’energia, in quanti modi con essa sa trasformare in meglio il nostro presente e il nostro futuro. Ce lo racconta chiedendoci “qual è la tua energia?”, domanda semplice e coinvolgente. Tante sono le possibilità: la conoscenza, la tecnologia, l’amore, la creatività, il movimento, la bellezza, l’innovazione, la natura o il progresso. Le molte progettazioni e realizzazioni di Enel non ne sono già la concreta dimostrazione? Ma se davvero dovessimo dire qual è l’ energia nostra, cosa sceglieremmo, visto che molte sono le risposte plausibili e nessuna è sbagliata? Dipende, ovviamente, da come vediamo le cose, le persone e il mondo. A rendere cruciale la faccenda, secondo me, è l’ultima domanda, la più intrigante: l’energia in cui crediamo è quella di uno o l’energia di tutti? La risposta non può che dire, finalmente, la cosa più importante: come intendiamo il rapporto con gli altri. Esiste sul serio vera energia al di fuori della relazione? Un’energia (o, se preferite, una felicità) solitaria? “Qualunque essa sia – conclude la voce narrante – credi nella tua energia”. Chiusura perfetta: occorre credere nelle cose che facciamo, avendole scelte con mente aperta e responsabile. Con mente relazionale, direbbe qualcuno. Crederci malgrado le incertezze, la stanchezza, la tentazione di fare altro. Per quanto mi riguarda, ad esempio, credo nel volontariato anche se, ogni tanto, a questo punto dell’anno, ne sento la fatica. Credo, perciò, anche nelle vacanze come scelta energetica (almeno ogni tanto) doverosa. Non saprei dimostrarlo con una bella equazione, ma davvero serve?