INTORNO A NOI...di Gulliver
diagnosi precoce dei tumori, assistenza sanitaria, assistenza psicologica ai malati oncologici e ai loro famil

CoL Centro oncologico Ligure diagnosi precoce dei tumori, assistenza sanitaria, assistenza psicologica ai malati oncologici e ai loro famil INTORNO A NOI...di Gulliver

INTORNO A NOI...di Gulliver

L’INNAMORATO

Per quale motivo così tante persone hanno pianto la morte improvvisa di Fabrizio Frizzi? Non era un pastore di anime, un capopopolo, un intellettuale osannato dai giornali. Non sgomitava, non urlava, non insultava la gente, non presenziava qua e là. Cos’aveva da suscitare, con la sua scomparsa, tanta commozione e rimpianto? Il giorno della notizia, alle otto di mattina entro nel mio reparto di oncologia e incontro Luigi, infermiere capace e “vaccinato” un po’ a tutto quello che può capitare da noi: “Ha sentito la notizia, prof?”, “No, quale”, “E’ morto Frizzi, stanotte”. Mi racconta quello che sa con dispiacere, come fosse da tempo uno dei nostri malati. Anch’io, malgrado lo scarso interesse per la tv, resto stupito e dispiaciuto: la sua voce, la  risata contagiosa, il garbo li conoscevamo tutti, immutati negli anni. Cos’ aveva, allora, di speciale quest’uomo? Mi hanno colpito molto le lacrime incontenibili di artisti, tecnici, amici che hanno lavorato con lui. La fatica che hanno fatto per andare in onda comunque, in quei giorni. La folla sorprendente che ha voluto salutarlo al funerale. Volendo trovare una spiegazione a questo dolore, penso semplicemente che Frizzi - pur facendo negli anni tante cose e tanto diverse – sia riuscito ad instaurare col pubblico televisivo un colloquio fatto di professionalità e sincerità. In un mondo sempre sopra le righe lui conosceva e praticava una grande misura. E non amava pubblicizzare i gesti di solidarietà, compresa la donazione di midollo a una bambina malata. Era affidabile, insomma, come uno che conosci da tempo e non ti può dare fregature. Pur sapendo la gravità della sua malattia, non ha mai smesso di essere  innamorato della vita, della famiglia,  del suo lavoro e persino di noi. Se è vero – come ha scritto un poeta – che presto saremo canto, Fabrizio, ovunque si trovi ora, di certo lo è già.