LA TESTIMONIANZA
diagnosi precoce dei tumori, assistenza sanitaria, assistenza psicologica ai malati oncologici e ai loro famil

CoL Centro oncologico Ligure diagnosi precoce dei tumori, assistenza sanitaria, assistenza psicologica ai malati oncologici e ai loro famil LA TESTIMONIANZA

LA TESTIMONIANZA

Comincia a girare la nostra Carta dei Servizi e questa è davvero la sua missione: testimoniare ovunque e in tutta sincerità quello che siamo e quello che facciamo. Il mese scorso l’abbiamo presentata descrivendola come una fotografia fedele del CoL – il che è verissimo, naturalmente - ora grazie al turbinio di pensieri e immagini che Papa Francesco con la sua visita ha provocato non solo nella nostra città, ma soprattutto (si spera) nelle nostre teste, la parola “testimoniare” ci sembra più forte e significativa. Fotografare non è difficile, lo facciamo tutti ogni giorno, all’impazzata con gli smartphone in mano, a proposito e anche no, spesso dimenticando o omettendo certi particolari o al contrario concentrandoci su dettagli irrilevanti o a volte squallidi. Testimoniare, invece, è faticoso perché coinvolge fino in fondo e impegna il tuo tempo senza pause o incertezze: per testimoniare devi credere in qualcosa fuori di te (una qualunque entità o progettualità) e credere nella tua capacità di dare vita e respiro e futuro, nel tuo piccolo, a quel qualcosa. La Carta è allora, incontestabilmente, una testimonianza e i volontari del CoL sono i testimoni di una realtà organizzativa e progettuale in evoluzione - tra alti e bassi, naturalmente, come in tutte le imprese umane - ma in assoluta trasparenza di principi, obiettivi, funzionamento e strategie. Nella prospettiva del miglioramento continuo: così abbiamo scritto e così, ogni giorno, ci impegniamo a testimoniare. Rileggendo quelle 32 pagine ordinate e chiare ci riconosciamo ed emozioniamo ogni volta, pur sapendo benissimo – anche questo abbiamo già scritto - che possiamo fare di più e che la prevenzione non è mai un atto di eroismo o perfezionismo per lo più solitario e riservatissimo. La copertina colorata e densa di Nadia Basso ci descrive orgogliosamente e felicemente perché così ci sentiamo. E’ naturale che ora la Carta arrivi a naturali destinatari: soci, cittadini interessati a conoscerci e magari ad associarsi e collaborare. La diffonderemo anche tra i medici di famiglia, nel mondo del commercio e delle associazioni come uno strumento, un patto, un impegno per garantire la qualità dei servizi, una sorta di onesta e trasparente carta d’identità. La Carta è tutte queste cose insieme, ma in nessun momento dovrà cessare di essere – come Francesco insegna e noi tutti vogliamo – una testimonianza.