INTORNO A NOI di Gulliver
diagnosi precoce dei tumori, assistenza sanitaria, assistenza psicologica ai malati oncologici e ai loro famil

CoL Centro oncologico Ligure diagnosi precoce dei tumori, assistenza sanitaria, assistenza psicologica ai malati oncologici e ai loro famil INTORNO A NOI di Gulliver

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LA PASSEGGIATA

Da Brignole a San Martino è una passeggiata di mezz’ora circa. Si fa ogni tanto per svitare le placche di colesterolo, risparmiare gas di scarico o anche solo – perché no? - guardarsi intorno. L’altra mattina pensando a questa Newsletter il mio sguardo dev’essere stato alquanto malizioso e proseguendo capirete perché. A Borgo Incrociati fervono i lavori per rinnovare il manto stradale dopo le alluvioni: ci sono operai alle prese con pietre e bitume, antiquari che caricano sù e giù, impiegati e studenti (con cuffiette e cellulari d’ordinanza) che raggiungono le rispettive mete, pensionati che vigilano passandosi il tempo. Quasi tutti si fumano la prima o seconda sigaretta della mattina: sintonici. Ai semafori di via Canevari e corso Sardegna il verde non s’accende mai, così per riflesso ci si accende dell’altro. Verso San Fruttuoso incroci bar che avendo fatto le ore piccole cambiano finalmente l’aria viziata dal fumo notturno, massaie già indaffarate per la spesa iniziata stranamente dal tabaccaio, commercianti che con giudizio scopano spazzatura e cicche dal gradino loro verso la strada di tutti e, persino, qualche manifesto di Roberto Vecchioni che annuncia il prossimo concerto esibendo soddisfatto un sigaro che presumo alquanto puzzolente: da lui, così saggio e impegnato, non sarebbe lecito aspettarsi di meglio? Alla fermata dell’autobus la gente in attesa smorza l’irritazione allargando il cimitero di mozziconi sotto i piedi che qualcuno toglierà, un giorno. Arranchi per salita Noce e appena arrivi all’altezza degli istituti universitari (quelli di Medicina, s’intende) capisci un sacco di cose: che, per esempio, studiare la patologia e le tante malattie fumo-correlate non educa di per sé alla prevenzione del tabagismo (e nemmeno della stupidità, s’intende). Raggiungi l’ospedale dove conti di metterti in salvo e invece incontri quello vestito di verde che litiga con quello vestito di rosso entrambi fumosissimi di parolacce e tabacco. Poi c’è lo scooter furbetto guidato dal camice bianco che a momenti ti falcia mentre addenta addirittura una pipa (un prof, mica?). Davanti al Pronto Soccorso le ambulanze non si contano e nemmeno i militi che ridono e scherzano e fumano in attesa del prossimo trasporto. Un po’ scoraggiato chiudi la passeggiata entrando nel tuo Istituto dove ai fondi s’è creata una comunità sbarazzina di medici, tecnici, infermiere ed anche malati. I quali - nella piena indifferenza di dove sono e perché - accendono e spengono sigarette d’ ogni marca marcando l’ingresso di cicche: lunga vita anche a loro. Poco più avanti, a scanso di equivoci, c’è scritto vietato fumare, con tanto di nome e cognome di chi comminerà la doverosa multa. Peccato che sia in pensione ormai, da più di tre anni.