INTORNO A NOI...di Gulliver
diagnosi precoce dei tumori, assistenza sanitaria, assistenza psicologica ai malati oncologici e ai loro famil

CoL Centro oncologico Ligure diagnosi precoce dei tumori, assistenza sanitaria, assistenza psicologica ai malati oncologici e ai loro famil INTORNO A NOI...di Gulliver

INTORNO A NOI...di Gulliver

GLI ONOREVOLI VERI

Sono quaranta e li ha scelti il Presidente Mattarella di persona. Riceveranno a gennaio prossimo una Onoreficienza al merito della Repubblica Italiana per le cose encomiabili che hanno fatto o ancora stanno facendo. Quel giorno al Quirinale, il loro nome e i loro volti ancora una volta saranno sotto i riflettori, poi tutto tornerà come prima. Poi, le prime pagine saranno di nuovo dedicate ai politici che urlano, alle attrici che si spogliano, ai banchieri che marmellano, ai giocatori che non segnano abbastanza per i soldi che prendono ecc. Sono i campioni di un’altra Italia, meno appariscente e ciarliera, quella che si butta in mare per salvare disperati, alloggia assiste o dà lavoro ai disabili e ai malati terminali, dimostra la dignità del sacrificio silenzioso, non si stanca di insegnare il senso e le vie della pace, amministra la cosa pubblica mettendo in gioco non solo la faccia ma la vita. Sono belle persone, insomma, di tutte le età, le fedi e le professioni: dal giovane di 17 anni alla vecchia prof di 91, dal medico alla suora, dal militare al volontario, dal musicista all’imprenditore, dall’amministratore al giornalista. Avranno, immagino, idee politiche, sogni e gusti del tutto differenti, com’è giusto che sia, ma sono tutte disposte a fare qualcosa per chi ha bisogno e nelle vita zoppica più del necessario o del comprensibile. E’ bellissima l'ispettore-capo della polizia di Agrigento, Maria Rosa Volpe: la chiamano tutti mamma Maria, perché non si vergogna di tenere il biberon in mano per sfamare i piccoli profughi stremati di Lampedusa. E’ straordinaria anche l’altra mamma, "mamma Africa", Norina Ventre, che ha fondato la Mensa dei neri a Rosarno. Incredibile la storia di Leonardo Cenci, 44 anni, che nell'aprile scorso ha partecipato alla maratona di Roma, il primo atleta a correrla con un tumore non curabile. E lascia senza parole la scelta di Giuseppe Antoci, presidente del Parco dei Nebrodi: nella gestione dell'ente siciliano ha adottato un protocollo di legalità che gli ha provocato, mentre tornava a casa, un bell’ agguato il 17 maggio scorso da cui s’è salvato per un soffio. Non occorre forse fare altri nomi che del resto dimenticheremmo già domani. Ciò che conta è, appunto, l’ esempio. C’è da essere onorati di parlare la stessa lingua, cantare le stesse canzoni, venire dalla stessa storia (luci e ombre), mangiare la stessa pasta, festeggiare le stesse feste. Questa Italia che tende la mano senza aver paura della cultura, della legalità e della solidarietà ci piace e piace pensare che nei nostri giorni migliori possiamo assomigliarle, se lo vogliamo. Mattarella ha scelto bene le onoreficienze. Ora sta a noi meditarle, condividerle, emularle. Nel corso del 2017 avremo ben trecentosessantacinque giorni a disposizione: non è un sacco si tempo per combinare qualcosa di buono? Perché noi, dentro o fuori del CoL, non dovremmo riuscirci?