LA MATITA DI NADIA

Volete sapere com’è nata la vignetta di questa Newsletter? Come nasceranno tutte le altre? La risposta si chiama Nadia che di lavoro non fa la disegnatrice e nemmeno l’educatrice (malgrado una laurea in Pedagogia) ma l’infermiera. E mai e poi mai pensava di diventare un giorno la vignettista del CoL. C’era eccome tra i redattori il sogno di avere una “collega” dalla matita facile. Ma come scovarla e convincerla e coinvolgerla una persona così speciale? Una botta di fortuna! Questa è la verità. ma i fatti meglio raccontarli con ordine. Siamo all’ospedale San Martino. Corso di comunicazione riservato a medici (sempre pochi), infermieri (sempre tanti), tecnici (così e così) ecc. Ultima lezione dell’ultimo corso dell’anno (tutte donne, perché i maschi, si sa, comunicano benissimo!). Al momento dei saluti - poco prima di assaggiare la torta al cioccolato sbucata per incanto o “quasi” – una voce simpatica dice “Ho portato un pensierino a ciascuno di voi, vi offendete?”. Poiché nessuno si offende Nadia (la voce è la sua) comincia a distribuire rotolini di carta a tutti, docente compreso. Srotolano con curiosità e cosa esce fuori? La vignetta dell’intera classe! Tutti rappresentati con occhio acuto e mano simpatica proprio da quella biondina un po’ timida che senza farsi notare osservava e memorizzava ogni dettaglio. Sorpresa, sorrisi e complimenti a non finire. E, infatti, la cosa non finisce lì. Il prof (così lo chiamano) s’illumina come una lampadina, avete presente? Si tratta di un nostro volontario che, fra una roba e l’altra, si diverte a scrivere in Newsletter (anche ora, per dire, mentre fuori piove, sta scrivendo, questo pezzo). Risultato finale? La invita al CoL, le mostra questo e quello, le racconta un po’ di cose, forse - dico forse - la ipnotizza, alla fine Nadia cede: diventerà redattrice della Newsletter e disegnerà la vignetta ispirandosi proprio al tema del mese: questo mese, ad esempio, parlando di Rinascimento, si poteva ignorare la Gioconda di Leonardo? Con ironia, aggiungerà un pezzetto di verità e intelligenza alle cose in cui crediamo, facciamo e raccontiamo di noi e del mondo “intorno a noi”. Insomma ci mancavano la tua matita e i tuoi colori, Nadia. Grazie per essere qui.

PS Cominciamo bene! Allegata a questo articolo trovate, eccezionalmente spero, una vignetta non ufficiale che Nadia ha battezzato “il Giocondo”. A chi si riferisce, quella sfrontata?