INTORNO A NOI di Gulliver
diagnosi precoce dei tumori, assistenza sanitaria, assistenza psicologica ai malati oncologici e ai loro famil

CoL Centro oncologico Ligure diagnosi precoce dei tumori, assistenza sanitaria, assistenza psicologica ai malati oncologici e ai loro famil INTORNO A NOI di Gulliver

INTORNO A NOI di Gulliver

LA STRETTA DI MANO

Martedì 19 luglio, ore 16.30. Un’utilitaria e uno scooter procedono quasi affiancati per Corso Gastaldi, direzione Brignole. All’improvviso la vettura sterza a sin urtando lo scooter che sbanda vistosamente senza cadere. I due conducenti si fanno cenno di accostare più avanti, per non ostacolare il traffico. Il che avviene senza furbizie di sorta. Dalla vettura scende una signora che senza tanti giri di parole fa tre cose: si preoccupa innanzi tutto che non ci siano danni fisici per il malcapitato scooterista (tutto bene, per fortuna), poi si scusa per avergli provocato spavento e disagio (niente di memorabile, a dire il vero), infine chiede se c’è danno per il mezzo (ben poca cosa, a prima vista). La signora è sinceramente dispiaciuta, non cerca scuse né, soprattutto, vuole tirarsi fuori accusando l’altro di qualche responsabilità tipo guida disattenta, velocità eccessiva, sorpasso avventato ecc. Addirittura - rendendosi conto che in quei frangenti non è facile valutare correttamente le cose - porge il suo biglietto da visita dicendo “controlli pure con calma e poi mi faccia sapere: se il danno è modesto preferisco saldarlo direttamente, può andarle bene?”. Per gli scettici va precisato che la scena non è un film di fantasia, non ci sono registi o cineprese lì attorno, la location non è Marte, ma Genova ed il cellulare sul biglietto corrisponde ad un numero attivo che appartiene ad una persona che si chiama Mara: lo so perché l’ho chiamata personalmente e interessatamente, visto che ero io sullo scooter. L’ho salutata e ringraziata senza chiedere alcun risarcimento trattandosi di un danno minuscolo che farò riparare quando avrò voglia e tempo. L’ho ringraziata per essere così sorprendentemente fuori del tempo, rispettosa dei fatti, della misura (occorre sempre uscire dai gangheri?) e della buona educazione. Anche di questi tempi, nel traffico pomeridiano di un giorno feriale, non è obbligatorio insultare e aggredire per futili motivi. I contrattempi della vita e le relative responsabilità si possono affrontare senza colpi di karate, di scena o di testa. Basta una stretta di mano.