Si è concluso, per quest’anno, il progetto di educazione alla salute nelle scuole genovesi, denominato “La prevenzione è amicizia”. Anche gli Istituti Bergese e Casaregis hanno terminato il loro percorso ricevendo le lezioni programmate e ancora una volta il gradimento dei ragazzi, degli insegnanti ed anche degli educatori è stato significativo, malgrado in alcuni momenti non sia mancata qualche difficoltà. In precedenza, come ricordate, avevamo raggiunto a Pegli le Scuole Medie Risso e Alessi, in Val Bisagno le Scuole Medie Lucarno di via Lodi e Lucarno-Mermi di via Mogadiscio, per arrivare anche agli Istituti Einaudi e Galilei. Tutti i ragazzi hanno compilato i questionari che abbiamo loro proposto prime e dopo ogni intervento educativo, differenti in funzione delle tre tematiche proposte: junk-food, alcool e sicurezza stradale, fumo e dipendenze. Si tratta ora di valutare adeguatamente le risposte per capire l’impatto reale del nostro programma e individuare come migliorare i nostri futuri interventi. Già ora ci stanno arrivando richieste per il prossimo anno scolastico il che ci riempie di soddisfazione, ma anche di preoccupazioni. La maggiore di queste riguarda il finanziamento del programma che dovrebbe crescere sia in termini di interventi che di costi: dovremo individuare fonti di finanziamento diverse utilizzando fantasia e faccia tosta (quota di compartecipazione, eventi ecc.). Dovremo risolvere qualche problema logistico, organizzativo ed anche comunicazionale, ampliare il numero e la flessibilità degli educatori, introdurre se possibile tematiche nuove (ad es. gli aspetti riproduttivi e l’educazione sessuale) magari in collaborazione con altri, curare di più i laboratori creativi introducendo giochi interattivi e coinvolgenti. Non positiva, purtroppo, l’ultima news dalla scuola: l’idea di organizzare una cena tutti insieme (insegnanti, genitori ed educatori) il 20 maggio presso l’Istituto Bergese per presentare i risultati del programma e festeggiare la bella esperienza condivisa è rimasta solo una nostra idea: troppo poche le adesioni per realizzare un evento utile. Non è un bel segnale, ma noi andiamo avanti.