INTORNO A NOI  di Gulliver
diagnosi precoce dei tumori, assistenza sanitaria, assistenza psicologica ai malati oncologici e ai loro famil

CoL Centro oncologico Ligure diagnosi precoce dei tumori, assistenza sanitaria, assistenza psicologica ai malati oncologici e ai loro famil INTORNO A NOI di Gulliver

INTORNO A NOI di Gulliver

PUO' SOGNARE PER NOI LA LIGURIA?

Hanno le idee molto chiare, Mauro e Antonietta: loro il 31 maggio andranno a Ceriale, nella vecchia casa dei nonni di lui. Il programma è già stabilito: al mattino le faccende dell’orto e della cucina, poi una bella siesta in giardino e alla fine una lunga passeggiata in riva al mare. Tempo permettendo, s’intende.                          Mi raccontano tutto questo in treno, di ritorno dalla consueta visita al figlio più grande che lavora a Milano ormai dai tempi delle ultime elezioni regionali: “Qui non si trova niente, se non hai le amicizie giuste!”. E loro di amici ne hanno pochi e tutti coi capelli bianchi e le mani nodose per via della fatica e degli anni. “Non cambierà mai niente - aggiunge lui – E’ tutto tempo perso, mi creda. Del resto non è compito nostro cambiare le cose” e indica tutti quelli dello scompartimento, me compreso. Le buone ragioni non mancano a questa coppia di pensionati delusi e, forse, poco ottimisti da sempre: lei un brutto tumore alla mammella, curato (“fortunatamente”, dice) tra liste d’attesa, scartoffie burocratiche e visite frettolose da parte di medici sempre più demotivati; lui invalido del lavoro, una pensione risicata, la nostalgia della classe operaia che non c’è più. Per fortuna i figli sono bravi ragazzi, ma la più piccola – laureata in filosofia con lode – vive di lavoretti e rinvia ogni anno il matrimonio perché “le case non te le regalano e la crisi morde tutto eccetto i prezzi!”. Sembra un fiume in piena, Mauro mentre racconta le vicissitudini che non sono solo sue e di sua moglie. Glielo faccio notare con garbo, ma ci sente poco da quell’orecchio. A Oregina, dove è cresciuto e vive da sempre, c’è ancora (“finchè dura”) il circolo sotto casa con interminabili scope e ogni tanto un bianchino (“senza esagerare, però”). Passatempi, interessi, attività sociali? Nulla da segnalare, eccetto l’orto per lui e l’uncinetto per lei. Una volta si dava una mano alla Croce, soprattutto per dializzati e disabili, ma poi ci sono entrati la politica e strani interessi per cui anche quel poco di volontariato addio. “Qualcuno organizza feste qui, ma alla lunga mettono noia”. Qualcosa alla televisione e il giornale nemmeno tutti i giorni “perché se no ti fai sangue marcio”. Sembrano allergici alla speranza, Mauro e Antonietta. Mugugnano la loro tristezza da brave persone che aspettano la manna dal cielo. Da lassù, però, vengono solo pioggia e sole e sta a noi impastarci cose buone, progetti e sogni. Ora siamo a Principe e ci salutiamo con buon modo. La Liguria può fare tanto, è vero, ma può sognare per noi?