INTORNO A NOI di Gulliver
diagnosi precoce dei tumori, assistenza sanitaria, assistenza psicologica ai malati oncologici e ai loro famil

CoL Centro oncologico Ligure diagnosi precoce dei tumori, assistenza sanitaria, assistenza psicologica ai malati oncologici e ai loro famil INTORNO A NOI di Gulliver

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LA NORMALITA' DI OSLO

La Norvegia è un paese stretto e lungo, dove tra un fiordo e l’altro fa un freddo porco per gran parte dell’anno, abitato da quasi sei milioni di persone, come dire quattro gatti. Non se la passano male i norvegesi, soprattutto perché nuotano nel petrolio e nel gas naturale. Dalle loro parti, capitale Oslo compresa, non succede quasi mai niente di memorabile: tutto funziona piuttosto bene l’economia, lo stato sociale, la qualità della vita ecc. Sarà per via di questo tran tran- perfetto fin quanto si vuole, ma pur sempre tran tran- che sabato 21 febbraio abbiamo fatto tutti un salto sulla sedia quando Internet ha fatto girare per il mondo intero (quello sì, ahimè, inquieto e frastornato) una clamorosa notizia: alcuni giovani norvegesi di fede islamica hanno convocato attraverso Facebook un’assemblea di strada. Beh, direte voi, cosa c’è di così speciale? L’appuntamento – qui arriva il bello – è alla sinagoga della capitale, l’obiettivo è fare qualcosa di inaudito e normalissimo. Dopo le stragi di Parigi e di Copenaghen ad opera di forsennati estremisti islamici, mentre i governi di tanti Paesi, compresi quelli arabi, studiano misure politiche e militari per arginare un fenomeno inquietante (per troppo tempo ignorato e, addirittura, fomentato dalle grandi potenze) questi giovani mussulmani decidono di prendersi per mano e formare un cordone di pace per proteggere fisicamente gli ebrei che, come tutti i sabati, si riuniscono in sinagoga per pregare. Un gesto simbolico di immensa bellezza. Dovevano essere poche decine, si sono ritrovati in diverse centinaia, non solo islamici. “Devono passare su di noi - hanno scritto a proposito dei militanti dell’Isis- se voglionofare violenza agli ebrei”. In Norvegia non si contano nemmeno mille ebrei, mentre i mussulmani sfiorano i 200 mila. Anche questo piccolo dettaglio ci dà la misura di quello che è avvenuto a Oslo. In un mondo normale il più grande e il più forte difende il più piccolo e il più debole. Così dovrebbe essere sempre. E così, almeno una volta, è stato.